Chaplin Jane Libri
Libri di Jane Chaplin
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17 minuti con mio padre Chaplin Jane - Perrone, 2014 - Biotón
'Non disturbate vostro padre, sta lavorando. Non disturbate vostro padre, è stanco'. Questo padre si chiama Charles Spencer Chaplin. Il mondo lo conosce e lo adora come Charlot. 'Charlot che coi piedi piatti, i baffetti e il suo famigerato bastone ha certamente alimentato i nostri talenti, ma li anche ridotti in frantumi', racconta in questo libro la figlia Jane. E prova a capire. Torna alle radici di sè, a un'infanzia in cui si sentiva goffa e indesiderata. Perchè quel padre-genio le sembrava così distante e inaccessibile? Perchè tanta fatica solo per rivolgergli la parola? Non bisognava deluderlo, anche quando era lui - con le sue durezze, le sue ostinazioni, le sue pretese di formalità - a deludere e a ferire. Era un padre a cui chiedere sempre permesso, ma capace di improvvise, inspiegabili tenerezze. Al di là dei suoi capolavori, restano, della vita di questo padre, molte tracce. Oggetti, fotografie. E le macerie di una famiglia. Una moglie devota e distrutta dall'alcool. Figli disorientati, ciascuno con le proprie ferite. Viktoria in fuga dalle troppe attenzione paterne; Josephine che prova a costruire una famiglia diversa e fallisce tragicamente; Geraldine carica di insicurezze; Christopher devastato dall'anoressia; Eugene che cerca invece conforto nel cibo, fino a diventare obeso. E poi c'è Jane, che adesso racconta. Riprende il filo dell'unico vero incontro con suo padre.
17 minuti con mio padre Chaplin Jane - Perrone, 2009 - Biotón
'Non disturbate vostro padre, sta lavorando. Non disturbate vostro padre, è stanco'. Questo padre si chiama Charles Spencer Chaplin. Il mondo lo conosce e lo adora come Charlot. 'Charlot che coi piedi piatti, i baffetti e il suo famigerato bastone ha certamente alimentato i nostri talenti, ma li anche ridotti in frantumi', racconta in questo libro la figlia Jane. E prova a capire. Torna alle radici di sè, a un'infanzia in cui si sentiva goffa e indesiderata. Perchè quel padre-genio le sembrava così distante e inaccessibile? Perchè tanta fatica solo per rivolgergli la parola? Non bisognava deluderlo, anche quando era lui - con le sue durezze, le sue ostinazioni, le sue pretese di formalità - a deludere e a ferire. Era un padre a cui chiedere sempre permesso, ma capace di improvvise, inspiegabili tenerezze. Al di là dei suoi capolavori, restano, della vita di questo padre, molte tracce. Oggetti, fotografie. E le macerie di una famiglia. Una moglie devota e distrutta dall'alcool. Figli disorientati, ciascuno con le proprie ferite. Viktoria in fuga dalle troppe attenzione paterne; Josephine che prova a costruire una famiglia diversa e fallisce tragicamente; Geraldine carica di insicurezze; Christopher devastato dall'anoressia; Eugene che cerca invece conforto nel cibo, fino a diventare obeso. E poi c'è Jane, che adesso racconta. Riprende il filo dell'unico vero incontro con suo padre.