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De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris (1928-1933). Ediz. illustrata Colombo N. (Cur.) Godio G. (Cur.) - Silvana, 2021 - Arte
Parigi, capitale di un cosmopolitismo culturale e fucina dei linguaggi artistici antiaccademici, rappresenta tra i secondi anni venti e i primi trenta il teatro d'azione di sette artisti italiani residenti nella Ville lumière: 'Parigi era viva', afferma Gualtieri di San Lazzaro, editore e scrittore testimone di quel vitalismo della capitale francese, confortato dalla presenza di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Filippo de Pisis, Massimo Campigli, Gino Severini, Mario Tozzi, René Paresce, autori riuniti in un gruppo attivo tra il 1928 e il 1933, denominato Italiens de Paris. La mostra presenta alcuni capolavori dei 'Sette', divenuti protagonisti della scena artistica e del mercato parigino di quegli anni cruciali. Le loro opere coniugano l'espressione mediterranea e classica con le prospettive metafisiche, parasurreali, oniriche, giungendo a sintetizzare il reale con l'immaginario, il 'mestiere' e la competenza tecnica con l'estro affabulatorio. Le visioni metamorfiche dei sette Italiani di Parigi definiscono con stile europeo le nuove, sorprendenti mitologie dell'età moderna.
Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla. Ediz. illustrata Colombo N. (Cur.) Godio G. (Cur.) - Silvana, 2015
L'importanza del divisionismo italiano è stata oggetto di numerosi e approfonditi studi e pubblicazioni. Lombardia e Piemonte hanno svolto un ruolo prioritario e interrelato, a partire di finali anni ottanta del secolo XIX fino ai venti del XX, nella nascita, sviluppo e applicazione della pittura divisa a colori puri. Tra Milano e Torino, coinvolte a fine Ottocento in un consistente rinnovamento economico e sociale, si è giocata una partita decisiva nel passaggio dal concetto di arte come rappresentazione del vero alle moderne aspirazioni sociali e ideali. Attraverso cinquanta opere dei maestri storici, da Segantini a Pellizza da Volpedo, Morbelli, Previati, Grubicy e altri autori contestualizzati per nascita o per formazione nell'asse divisionista lombardo-piemontese, la nuova temperie artistica traccia le proprie soluzioni innovatrici dal periodo eroico della pittura divisa fino alle soglie del Futurismo, consegnando la propria eredità alle giovani generazioni, rappresentate da Boccioni, Balla, Carrà, Dudreville.