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On the road. Il «rotolo» del 1951 Kerouac Jack Cunnell H. (Cur.) - Mondadori, 2022 - Oscar Moderni. Cult
«Ho scritto un romanzo su una striscia di carta lunga 120 piedi infilata nella macchina da scrivere e senza mai andare a capo. Srotolata sul pavimento sembra proprio una strada» così scrive Jack Kerouac a Neal Cassady. Con questo 'rotolo' ha inizio la vicenda di On the road. Composto di furia tra il 2 e il 22 aprile 1951 e, secondo la leggenda, sotto l'effetto della benzedrina e con il sottofondo del bebop, il romanzo - che narra i viaggi compiuti da Kerouac negli Stati Uniti e in Messico tra il 1947 e il 1950 - vedrà la luce in una versione ampiamente rimaneggiata nel 1957. Secondo alcuni critici, quello del 1951 - pubblicato solo nel 2007 - è il vero testo di On the Road: ben più lungo di quello definitivo, contiene numerose scene che Kerouac deciderà poi di tagliare e risulta più cupo, spigoloso e disinibito. La scrittura vi appare intima, colloquiale, sfrenata e 'vera', fatta di periodi che si sovrappongono e si accavallano come onde, trascinando il lettore alla bruciante scoperta di una strada che è la vita stessa.
On the road. Il «rotolo» del 1951 Kerouac Jack Cunnell H. (Cur.) - Mondadori, 2017 - Oscar Moderni
Tra il 2 e il 22 aprile 1951 - scrive Kerouac a Neal Cassady - «ho scritto un romanzo su una striscia di carta lunga 120 piedi infilata nella macchina da scrivere e senza paragrafi, fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una strada». Con questo 'rotolo' ha inizio la vicenda del romanzo che narra i viaggi di Kerouac tra Stati Uniti e Messico negli anni 1947-50 e che vedrà la luce, in una versione ampiamente rimaneggiata, solo nel 1957. Più lungo di quello definitivo, il testo originario di «On the road» contiene numerose scene poi tagliate e risulta più cupo, spigoloso e disinibito. Intima, sfrenata e 'vera', la scrittura di Kerouac trascina il lettore alla bruciante scoperta di una strada che è la vita stessa.
On the road. Il «rotolo» del 1951 Kerouac Jack Cunnell H. (Cur.) - Mondadori, 2010 - Oscar Scrittori Moderni
Tra il 2 e il 22 aprile 1951, racconta Jack Kerouac a Neal Cassady, 'ho scritto un romanzo su una striscia di carta lunga 120 piedi... infilata nella macchina da scrivere e senza paragrafi ... fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una strada'. Con questo 'rotolo' ha inizio la vicenda di On the Road. Composto, secondo la leggenda, sotto l'effetto della benzedrina e con il sottofondo del bebop, il romanzo - che narra i viaggi compiuti da Kerouac negli Stati Uniti e in Messico tra il 1947 e il 1950 - vedrà la luce, in una versione ampiamente rimaneggiata, solo nel 1957. Secondo alcuni critici, quello del 1951, è il vero testo di 'On the Road': ben più lungo di quello pubblicato nel 1957, contiene numerose scene che Kerouac deciderà poi di tagliare e risulta più cupo, spigoloso e disinibito. La scrittura vi appare intima, colloquiale, sfrenata e 'vera', fatta di periodi che si sovrappongono e si accavallano come onde, trascinando il lettore alla bruciante scoperta di una strada che è la vita stessa. (Postfazione di Fernanda Pivano)