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Libri di Antonio Alessandri
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Sulle vie dell'esilio. I rivoluzionari romeni dopo il 1848 D'alessandri Antonio - Argo, 2015 - Il Pianeta Scritto
Sullo sfondo c'è la Rivoluzione del 1848, la Primavera dei popoli, nella quale ebbero un ruolo non marginale i romeni moldavi e valacchi, unici tra i sudditi dell'Impero ottomano a partecipare a quegli eventi. Il tema centrale di questo volume è però l'esilio cui furono costretti i patrioti sconfitti, giovani ribelli che lontano dalla loro patria continuarono a lottare, discutere e sognare, spostandosi dai boschi della Transilvania alle rive della Senna, dall'orientaleggiante Bucarest alla brulicante Istanbul ottomana, da Londra alle sponde serbe e bulgare del Danubio. L'esperienza dell'esilio è qui intesa come un laboratorio non solo politico ma anche intellettuale, destinato a segnare il futuro di gruppi dirigenti che saranno decisivi per la storia della Romania contemporanea. Si tratta di un travaglio su cui è necessario tornare a riflettere, così come sul senso della stessa Rivoluzione del 1848 che fu vista, negli anni del socialismo reale, in una prospettiva essenzialmente nazionale e solo come anticipatrice dell'ansia di riscatto sociale che il regime comunista prometteva di realizzare in pieno. Il libro ripercorre pertanto i sentieri dell'esilio politico romeno mirando a mettere in luce sia la sua dimensione transnazionale sia lo spessore del dibattito politico sviluppatosi nelle varie capitali europee, in particolare Parigi: il risultato è l'affresco di una vera e propria storia intellettuale dell'esperienza romena dell'esilio rivoluzionario all'indomani del 1848.
Il pensiero e l'opera di Dora d'Istria fra Oriente europeo e Italia D'alessandri Antonio - Gangemi Editore, 2007
Il volume offre la ricostruzione critica della biografia e del pensiero di Dora d'Istria (1828-1888), nom de plume della principessa Elena Ghica Koltzoff-Massalsky. Scrittrice, storica, studiosa della questione femminile, sostenitrice dei movimenti nazionali delle popolazioni del Sud-est europeo, Dora d'Istria è stata una personalità di rilievo nell'Europa del XIX secolo ma quasi completamente ignorata dai posteri. Nella sua opera, ispirata da un sentire laico e moderno, si ritrovano tematiche quali il rapporto fra i valori cristiani e il progresso dell'umanità, i problemi connessi alla rinascita nazionale delle popolazioni dell'Oriente europeo, la questione del miglioramento delle condizioni morali e materiali delle donne. Articolato in sette capitoli, il libro restituisce questa poliedrica figura di intellettuale alla storiografia. Sulla base di una documentazione in gran parte inedita e di un'analisi sistematica degli scritti dell'autrice, si mette in luce il ruolo avuto da Dora d'Istria nel panorama culturale dell'Europa della seconda metà dell'Ottocento, evidenziandone soprattutto la funzione di trait-d'union tra Oriente e Occidente. Nel volume sono anche ricostruite gran parte delle relazioni della studiosa con importanti esponenti della cultura e della politica come, ad esempio, Giorgio Asproni, Angelo De Gubernatis, Giuseppe Garibaldi, Edgar Quinet, Lorenzo Valerio.