De Martino Raffaele Libri
Libri di Raffaele De Martino
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Una gallina non è un gabbiano. Non bastano le ali per volare De Martino Raffaele - Zud Arte Comunicazione Design, 2012 - Tascabili
Questo libro è fatto di parole pensate e di pensieri scritti. È una singolare raccolta di testi surreali venuti fuori al primo mattino, di racconti in prima persona, di sogni e di giochi con le parole. Se assumiamo che scrivere comporta un'organizzazione razionale di idee e fatti, questo libro è irrazionale. Più che da una tastiera i testi sembrano usciti da un frullatore, la sua caratteristica è la mescolanza e la convivenza di 'oggetti di natura di diversa'. Il carattere sperimentale riscontrabile oltre che nell'uso della parola, anche nell'impostazione tipografica e nell'impaginazione, colloca il volumetto nell'ambito della ricerca sulla comunicazione e sul linguaggio. La lettura di questo libro può essere un'esperienza divertente, commovente ma anche spiazzante. Le parole accompagnano il lettore in una lieve e piacevole confusione che per qualche minuto lo solleva dal peso del pensiero razionale. Il libro mostra una sottile ironia che, attraverso rocamboleschi passaggi da poesie d'amore, a storie di lavatrici parlanti, da momenti di introspezione a racconti di fatti reali, libera la mente, dà forma a uno Zen metropolitano.
Dove c'era la fabbrica. Visioni di Bagnoli e dell'Italsider De Martino Raffaele - Zud Arte Comunicazione Design, 2012 - Immagini
Questo lavoro racconta Bagnoli, guardando dal presente ciò che era e ciò che sarà. Oggi, che sembra si stiano avviando interventi concreti di trasformazione dell'ex area industriale, dopo anni di ristagno e di abbandono, provo a immaginare il futuro di un caso paradigmatico della progressiva e inesorabile scomparsa delle fabbriche. Ciò che accomuna queste testimonianze, questo velo che ricopre immagini e parole, è il valore del tempo: un passato fatto dei racconti di chi ha abitato questo ex-luogo, rivolto a chi non vedrà più creature di quel genere in Europa; un presente che vede l'attuazione di un piano, criticato, discusso, modificato e per molti di noi ancora sconosciuto; un futuro per questa enorme area, all'interno della quale si immagina un parco urbano e una riapertura verso il mare, che dovrebbero portare il quartiere alla sua vocazione turistica, balneare e termale. C'è bisogno di fantasticare e di ascoltare esperti, studiosi, ma anche far partecipare i cittadini al processo di creazione di questo nuovo ambiente urbano. Questa che si presenta è una grossa occasione di crescita non solo per Bagnoli ma per l'intera città di Napoli.