Della Ciana Francesco Maria Libri
Libri di Maria Della Ciana Francesco
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De pauperitate note Della Ciana Francesco Maria - Gruppo Albatros Il Filo, 2023 - Nuove Voci. Confini
La condizione del povero ai nostri giorni è la stessa dei tempi antichi. È la mentalità che caratterizza la condizione di indigenza. Solitamente il povero resta tale per abitudine all'asservimento, per incapacità di gestire situazioni che potrebbero modificare in parte o del tutto la sua condizione. Nell'indigenza si tende a rimanere inermi, quasi timorosi di fronte ai cambiamenti; i poveri necessitano di limitazioni, di regole che impongano loro uno stato di prigionia. Il ricco, al contrario, trasforma le occasioni in opportunità, genera denaro, lo produce; il capitale gli circola attorno e finanzia altre situazioni. Sono due condizioni mentali ben di?erenti che dall'antichità sino a oggi non hanno registrato variazioni. La regola del "Dividi et impera" è sempre attuale, presente in ogni strato sociale. L'espediente di utilizzare forme totalitarie di governo per guidare un popolo e dividerlo in parti che possano entrare in conflitto l'un con l'altra è una realtà che nasce con l'uomo, con l'essere umano. De pauperitate note, di Francesco M. Della Ciana, è un breve testo argomentativo di grande finezza stilistica, che si impone per l'acutezza delle osservazioni e per la sottile ironia con la quale in nostro Autore tende a sottolineare evidenze peculiari.
Equitaglia. De Instructione. Le scuole delle meraviglie Della Ciana Francesco Maria - Europa Edizioni, 2024 - Fare Mondi
La critica audace della situazione scolastica in un universo immaginario, delineato come "Equitaglia", si distingue per la sua singolarità, con insegnanti, che si trovano a inseguire modelli stranieri senza una chiara visione della loro identità e senza la certezza che tali modelli possano rispondere a reali esigenze educative. L'Autore fa uso di un linguaggio denso e incisivo per mettere in luce la desolazione e l'inefficienza di un sistema ormai sprofondato in una spirale di mediocrità, bieca massificazione. Con grande concretezza e ironia, tratteggia la figura degli "esperti", delineandola come distaccata dalla realtà formativa. Questo distacco è evidente in alcuni passaggi, dove la bellezza retorica si coniuga con la rigorosità della critica, esaltando un panorama di stagnazione e confusione, nel quale si manifestano un degrado intellettuale e una mancanza di coraggio nell'esplorazione di nuove metodologie pedagogiche. Una sequela ironica di considerazioni sulle scuole, sui riferimenti educativi e formativi di un Paese di politicizzati venditori di bizzarre formulazioni sociologiche. Un indaffaramento autolesionistico senza precedenti, acrobatiche dissertazioni su ingannevoli metodi progressisti, sterili argomentazioni ideologiche, ambienti in manifesta decadenza, che cercano il nuovo tecnologico e operativo scadendo però in passatismi deteriori. In rassegna, quel che tanti pensano e pochi dicono, per timore di incorrere nelle tremende sanzioni riservate a chi osi opporsi al pensiero unico dilagante. L'intensità del saggio proposto rende vividamente l'idea di un sistema