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Libri di Di Branco
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Del vino e delle sue proprietà. Testo latino a fronte Di Branco P. (Cur.) - La Vita Felice, 2014 -
Un vero e proprio manualetto di tecnica enologica. Il titolo è 'Trattato sulla conservazione del vino' ma sarebbe stato altrettanto appropriato intitolarlo 'Trattato sul vino' dal momento che, sia pure in brevi e svelti paragrafi, quello che l'autore prende in esame è il vino nella sua interezza, dalla vendemmia al torchio, dal tino alla cantina, dalla bottiglia alla coppa, insomma dalla pianta alla degustazione. E se in tutto il testo non c'è traccia di conservanti chimici, non un'ombra di trattamenti con anticrittogamici, neanche il sospetto di aggiunte di solfitti o altri composti da laboratorio e se la sola adulterazione considerata è l'aggiunta fraudolenta di acqua, è solo perché questo è presumibilmente il primo trattato sul vino che abbia profittato della nuova tecnica tedesca della stampa a caratteri mobili, insomma il primo libro a stampa sul vino. Certo è solo che è comparso in Germania nel 1478, ma quanto poi al suo autore, non solo è ignoto ma neanche si sa da dove provenga, se sia italiano o tedesco o chissà che altro. La lingua è ovviamente il latino e probabili destinatari quei signori, molto signori che non disdegnavano di occuparsi personalmente delle proprietà agricole e dei loro frutti, seguendo l'antica tradizione risalente agli antichi Romani, da Catone a Plinio a Varrone. Ma, origini a parte, il trattato, anzi il trattatello come l'autore lo definisce, rappresenta un punto di osservazione della società europea tra Medioevo e Rinascimento...
L'ombra della fenice con un racconto di Massimo Bontempelli Di Branco Pino - La Vita Felice, 2015 - Liberilibri
L''Ombra della fenice', ovvero alla ricerca del libro perduto. Ma è esistito davvero un libro così? Un libro, una guida turistica che insegna come muoversi in una città del Mediterraneo a mezzogiorno, a ferragosto, rimanendo sempre all'ombra? Generazioni di bibliofili appassionati, almeno dalla fine del 1700 giurano e spergiurano di averlo visto, letto, studiato ma altrettante generazioni di studiosi lo definiscono un'araba fenice: che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa. E poi: visitare all'ombra la città, va bene, ma quale città? Roma, come molti hanno scritto? O forse Napoli, come altrettanti hanno pensato? Inseguendo il miraggio di un libro conosciutissimo ma mai visto con certezza da alcuno, questa digressione tenta di seguirne la storia, rintracciarne l'origine, allacciare i fili sparsi lungo due secoli di una leggenda libresca, infine raccolta e narrata in un racconto di Massimo Bontempelli. Un piccolo giallo letterario che si snoda tra Roma e Napoli e ha per protagonisti scrittori come Alexandre Dumas e Charles Dickens, poeti come Giuseppe Gioacchino Belli, saggisti e bibliofili come Pietro Paolo Trompeo e Gino Doria, Bartolomeo Capasso e Benedetto Croce, fino ad arrivare a Massimo Bontempelli nel cui racconto, 'L'Ombra e il sole', prende vita immaginaria, sullo sfondo dell'Esposizione Internazionale del 1911, il protagonista della storia, l'autore dell'araba fenice da cui tutto questo piccolo mistero ha origine.