Diddi Brunella Libri
Libri di Brunella Diddi
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La sentenza di Sibilla. Un giallo al femminile e un po' al femminista Diddi Brunella - Audino, 2007 - Scriptori
Il cadavere di un uomo imbottito di alcool emerge dal Tevere. Una moderna Sibilla vede la morte tra le carte di un cliente occasionale. Un barbone gentiluomo, un giudice virtuoso, un politico razzista, un volto noto della tv, una contessa disinibita, una suora non del tutto disinteressata e infine Sandra, fascinosa responsabile investigativa del Commissariato Scala, nel quartiere Trastevere di Roma. La migliore nel suo corso in Accademia di Polizia, ma cresciuta con una zia attrice ex femminista, che ancora non le perdona quella scelta professionale, Sandra è una poliziotta intelligente, ironica e qualche volta troppo viscerale. Attualmente è single 'di ritorno' e dopo un divorzio non del tutto metabolizzato vive sola, o meglio convive, con la sua gatta Kalì. Sandra dovrà risolvere il mistero di un finto suicidio, lottando contro forze al di sopra della legge, rischiando rapporti familiari, posto di lavoro e qualche volta anche la vita.
Il giardino di via Finisterre Diddi Brunella - Ctl (Livorno), 2019
Non è cosa di tutti i giorni ricevere in eredità una casa da parte di un perfetto sconosciuto. Ma proprio questo è ciò che accade a Simone, ventiseienne romano, studente fuori corso di Architettura, barista precario e unico maschio in una famiglia 'matrilineare'. A infittire il mistero, il fatto che la casa in questione si trovi a Firenze, e che il vecchio quasi centenario che vi ha trascorso gran parte della sua vita, abbia redatto il testamento davanti a un notaio romano otto anni prima, nel giorno esatto in cui Simone diventava maggiorenne. Non può essere una coincidenza, il vecchio lo teneva d'occhio da lontano. Ma perché proprio lui? Dal trasferimento nell'appartamento di via Finisterre - ammuffito e polveroso, ma dotato di un giardino perfettamente curato - inizia il percorso di formazione di Simone attraverso muove esperienze di vita, di amore e di lavoro e soprattutto attraverso le tappe di un'indagine che lo trascina indietro nel tempo. A far da sfondo alle vicende che emergono via via nel corso dell'indagine, gli eventi cruciali del 'secolo breve', le guerre, la Resistenza e la Repubblica di Salò, gli 'angeli del fango', il '68: generazioni diverse si incontrano.
Roma 1849. Gli stranieri nei giorni della Repubblica Diddi Brunella Sofri Stella - Sellerio Editore Palermo, 2011 - La Nuova Diagonale
'Che vi sia stato un tempo in cui Mazzini governò Roma e Garibaldi ne difese le mura, suona come il sogno di un poeta', scrisse G. M. Trevelyan a proposito della Repubblica romana del 1849, e ne raccontò l'assedio come 'il più commovente di tutti gli episodi della storia moderna'. È senz'altro uno degli episodi di cui gli italiani possono andare più fieri. E non solo gli italiani, perché all'appello di quella ribellione rispose anche il vasto, eroico e pittoresco esercito internazionale di combattenti volontari per la libertà che aveva scosso l'Europa nel Quarantotto. Una generazione romantica, cosmopolita, che aveva esteso all'intera Europa la propria idea di patria. Sulle barricate di quei giorni, a difendere Roma c'erano giovani belgi, ungheresi, olandesi, bulgari, americani, inglesi, svizzeri, un finlandese - e molti francesi, a battersi contro l'esercito francese venuto in soccorso del potere pontificio, e riscattarne l'onore. Si trattò di una minoranza, certo, ma c'erano, e si batterono e si innamorarono, scrissero versi e dipinsero, e in tanti sono morti. C'era la legione polacca, gli esiliati di Mickiewicz, cittadini di una nazione cancellata, pellegrini che struggendosi di nostalgia accorrevano ovunque si combattesse per la patria e la libertà. E con loro ci furono donne che parteciparono agli scontri dando manforte ai soldati, signore e popoiane 'prostitute', come poi le chiameranno ovviamente i vincitori - che si prodigarono per organizzare e prestare soccorso ai feriti nelle ambulanze...