Dionigi Flavio Libri
Libri di Flavio Dionigi
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Il gentiluomo di mezzanotte. L'ombra del pittore di Parigi Dionigi Flavio - Gruppo Albatros Il Filo, 2011 - Nuove Voci
Il protagonista dell'opera è Maxim, sbandato pittore che ha dato un sol senso alla sua esistenza, quello di ritrarre la bellezza e così facendo renderla eterna. Un sogno, quello di Maxim, che in passato lo ha obbligato a falciare diverse vite, nei suoi attimi di pazzia, per via delle donne che mai si concedevano completamente nel compiacere il suo sogno visionario. Ma l'arrivo di una nuova donna, la modella italiana Silvia Botticelli gli ridarà speranza. L'amore e la passione inizialmente modificano il suo atteggiamento instabile ma non a lungo, con tragiche conseguenze. Maxim non potrà farla franca questa volta, qualcuno, da lontano, è giunto a Parigi per indagare e mettere fine all'assurdo delirio del pittore.
Il ragno tesse la tela solo d'inverno Dionigi Flavio - Streetlib, 2017 -
Anni Settanta. Italia. Un uomo di mezz'età, alla guida di una Aston Martin vecchio modello, scorrazza liberamente per una via secondaria del raccordo autostradale Milano-Siena. È Franco Caetano, modesto sceneggiatore cinematografico alla ribalta del cinema italiano, protagonista della prima parte del libro. È in viaggio verso il traguardo di tutta una vita: la possibilità di assumere una posizione di rilievo nell'ambito cinematografico italiano. Milano, è la destinazione dei suoi sogni, dove lui e il maestro del cinema italiano Dario Argento avrebbero dovuto discutere in merito del suo nuovo sceneggiato. Ma il buonumore dello sceneggiatore non è destinato a durare. Inavvertitamente, infatti, Franco perde il controllo della sua macchina, andando a sbattere violentemente contro un platano piantato lì vicino. Nessun danno fisico, per fortuna: ma la macchina risulta inutilizzabile. È inutile: Franco Caetano prende con sé la sua valigetta ed è costretto, con la neve che gli arriva fino alle ginocchia, a vagabondare in cerca di aiuto nel cuore di quelle colline gremite di neve. Camminerà per delle ore prima di trovare la sua unica ancora di salvezza: una vecchia, decrepita ma sontuosissima curtis medievale, strutturata a mo' di villa. Franco Caetano entra senza indugio nella villa, sicuro di trovare in aiuto. Speranza vana, vista l'accoglienza fredda, algida e sospetta che le riserverà la padrona della villa: l'enigmatica Madame Dufresne. Accolto a trovar rifugio nella villa, Madame Dufresne accoglie con piacere Franco nella sua villa, presentandolo ai vari ospiti: pervenuti ivi