Eliacheff Caroline Libri
Libri di Caroline Eliacheff
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Madri e figlie. Una relazione a tre Eliacheff Caroline Heinich Nathalie - Einaudi, 2003 - Grandi Tascabili
Caroline Eliacheff, psicanalista, e Nathalie Heinich, sociologa, utilizzando gli strumenti delle loro rispettive discipline indagano la complessa ragnatela dei rapporti tra madri e figlie, prendendo in esame non personaggi reali o casi clinici, ma la letteratura e il cinema: da 'Madame Bovary' a 'Anna Karenina', da 'La lettera scarlatta' a 'Cenerentola', da 'Bellissima' a 'Tacchi a spillo' le due studiose seguono le tracce di madri ingiuste, madri gelose, madri narcisistiche, madri depresse, madri sostitute, madri insoddisfatte, madri colpevoli...
Il tempo delle vittime Eliacheff Caroline Soulez Lariviere Daniel - Ponte Alle Grazie, 2008 - Saggi
Nella società democratica, alla figura della vittima spetta ormai il ruolo che un tempo era proprio dell'eroe. E questa la constatazione da cui prende le mosse l'analisi della psicanalista Caroline Eliacheff e dell'avvocato Daniel Soulez Larivière. I due autori hanno condiviso le loro competenze e le loro esperienze per indagare l'attuale fenomeno dell'onnipresenza delle vittime nella società contemporanea. La tesi è semplice ma, prima d'ora, nessuno era mai riuscito a illustrarla così chiaramente. Dagli anni ottanta si è fatto strada, perlomeno nelle democrazie occidentali, l'atteggiamento vittimistico per cui una persona - o un gruppo - quando subisce un danno o un torto non solo chiede un risarcimento concreto ma diventa un simbolo carico di emotività, capace di sottomettere alla sua volontà tutti gli ingranaggi istituzionali e politici di una nazione. E se questa è la diagnosi dello stato di salute della nostra società, la prognosi è gravissima: di questo passo si può arrivare a distruggere la democrazia, e le stesse vittime, almeno quelle vere, non ne ricavano un reale vantaggio. Stiamo consegnando la nostra civiltà all'irrazionalità di un approccio emotivo e allo strapotere dei media, che sulle emozioni costruiscono audience. E per questo che i due autori di questo libro si sono assunti il rischio di parlare delle vittime con un tono diverso da quello della compassione.