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Libri di Piero Fracasso Fabio
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Compendio delle tenebre Fracasso Fabio Piero - Guida, 2019 - Pagine D'autore
'Compendio delle tenebre poggia su due grandi pilastri: un castello e un'inchiesta. In uno spazio e in un tempo dai contorni vaghi e mutevoli, un uomo viene tratto in stato di fermo e sottoposto a una serie di interrogatori dei quali non comprende la ragione. Di che cosa è accusato? Perché non ricorda i motivi per i quali è giunto nella fortezza? Chi è la donna sconosciuta che ha amato poco prima di essere arrestato? [...] In un secolo in cui, lentamente, il romanzo si sta appiattendo, per così dire, su ciò che è visibile e tangibile, come se il famoso suggerimento anglosassone 'Show, don't tell' fosse diventato un dogma ineludibile, 'Compendio delle tenebre' esplora territori diversi, riprendendo e sviluppando un immaginario che condivide con De Chirico, Kafka, Egon Schiele, Escher. Sotto la penna di Fracasso, la struttura naturale del mondo, basata sul rapporto inscindibile tra causa ed effetto, crolla, e sulle sue ceneri emerge la rappresentazione esatta di una catastrofe intima, privata, personale, dove il tempo, vero protagonista di questa storia, diventa rarefatto, denso, in un continuo altalenarsi tra espansione e contrazione.' (Dalla Prefazione di Paolo Zardi)
I perduti giorni Fracasso Fabio Piero - Edizioni Della Meridiana, 2024 - Pirandello
Non è un caso che il titolo di quest'opera non sia attribuito a nessuno dei racconti che la compongono: esso non funge da loro comune denominatore, quasi fosse una meticolosa e salomonica 'media statistica'. Piuttosto 'I perduti giorni' è formula alchemica, che dà un sapore, un odore e un colore inconfrontabili a contatto con ciascun racconto. Così, volta per volta, allude allo scialo del tempo, ma anche alla lontananza fiabesca dagli eventi, poiché i giorni possono essere perduti, cioè dissipati irreparabilmente, ma anche esser tali in quanto sprofondati in una gioia remota, che pure vi fu. E ancora: perduti perché qualcosa o qualcuno li ha sottratti al godimento - perduti per sottrazione altrui - ma anche perduti per le disavventure della memoria. Avviene quindi che l'amore tra due giovani donne, una vicenda tenebrosa e kleistiana del XVII secolo, un brevissimo fotogramma onirico ed erotico, l'incontro tra un uomo e una donna, progettato dopo tanti anni in una casa misteriosa, e infine la navigazione allucinata di una grande nave siano ognuno un mondo a sé, la cui scintilla di vita scaturisce da quel titolo, da quella formula magica: i perduti giorni.