Galeotti Valentina Libri
Libri di Valentina Galeotti
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La verità della bellezza. Colloquio sull'arte con Jacques Lacan Galeotti Valentina - Quodlibet, 2021 - Campi Della Psiche
Come trattare il Reale se non elevandolo alla dignità della Cosa? Questo studio affonda le sue radici nella riflessione di Freud, poi luminosamente ripresa da Lacan, intorno a tre possibili modi di interrogare la sublimazione, intendendola ora come vuoto rappresentabile, ora come anamorfosi e in ultimo - suggerisce l'autrice - come marchio in atto. Da un'inedita rassegna in fieri di varie espressioni artistiche contemporanee, il libro punta il focus esplorativo su una di esse in particolare: l'arte urbana. Ma cosa significa arte urbana? Distante da un approccio esclusivamente sociologico, a parere dell'autrice non sufficiente, l'assunto principale del libro è che l'arte urbana, data la molteplicità propria delle sue variegate espressioni, sia accadimento di tutte e tre le forme di sublimazione lacanianamente intesa. La lettera del tag e i grandi muri figurativi, i collage di JR e l'arte circolare si troveranno annodati al pensiero di Lacan, a sua volta posto in questione forse nell'unico modo possibile, ossia nell'atto di dirsi.
Dal taglio, la luce. Passi di Alfredo Pirri Galeotti Valentina - Castelvecchi, 2023 - Cromie
Solo in alcune opere, e non in altre, risiedono le condizioni per trattare l'impossibile da dire, e in simili opere esistono affinità per cui la pratica artistica costeggia la pratica analitica. In questa ottica Valentina Galeotti elegge come campo di indagine l'opera 'Passi' dell'artista Alfredo Pirri, intesa come oggetto 'agalmatico', in cui prendono vita tre assi: il luogo in cui l'opera si colloca, quello del tempo in cui è compiuta e continua a compiersi, e quello dell'effetto che essa ha sul soggetto. Dall'annodamento di queste tre dimensioni si scorge un orizzonte straordinariamente comune in cui le manifestazioni dell'inconscio dell'artista, rappresentate nella sua creazione, sono scie luminose, di cui l'analista, nel ritrovare parte della sua pratica con i pazienti, è osservatore privilegiato. Nota introduttiva di Alfredo Jaar; Postfazione di Ilaria Gianni.