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I danni da processo penale. Rimedi preventivi e successivi Galluzzo Fabio - Cedam, 2023 - Problemi Attuali Della Giustizia Penale
Prendendo le mosse dalla categoria dell'errore giudiziario, che rappresenta un rischio inevitabile connaturato all'esercizio della giurisdizione, il legislatore ha individuato alcune fattispecie suscettibili di determinare pregiudizi a chi vi sia sottoposto (in qualità di indagato, imputato, di persona offesa o di altro soggetto interessato dal processo) che meritano di essere indennizzati. Lesioni ben distinte da quelle derivanti dalla responsabilità del magistrato, regolata da apposita normativa ed esulante dal presente studio che si riferisce, invece, alla mera attività giudiziaria lecita. Il legislatore, nell'ambito del processo penale, ha disciplinato istituti, ormai tradizionali, quali la riparazione dell'errore giudiziario, la riparazione per l'in- giusta detenzione e l'equa riparazione per l'irragionevole durata del processo, che rappresentano forme di rimedio successivo rispetto alla produzione del danno. Con gli interventi normativi degli ultimi anni, oltre al potenziamento dei rimedi ex post (rimborso delle spese legali per l'imputato assolto, tutela del diritto all'oblio), è stata avviata la stagione dei rimedi preventivi con i quali il legislatore si prefigge di evitare a monte il verificarsi del danno mediante strumenti che perseguono l'efficienza processuale (tra gli altri, il rafforzamento della presunzione di innocenza e la limitazione della durata dei procedimenti mediante l'improcedibilità in appello e in Cassazione). Il presente studio, oltre ad evidenziare le fattispecie di danno non ancora regolamentate, si propone di individuare rimedi di riparazione
L'eredità in attesa di accettazione Galluzzo Francesco - Edizioni Scientifiche Italiane, 2022 - Studi Di Diritto Privato
I meccanismi approntati dal codice civile per l'aditio hereditatis prevedono che il subentro dell'erede nel patrimonio del de cuius non sia automatico ma richieda invece un'accettazione del delato. Poiché nell'attesa dell'accettazione - e, dunque, del definitivo subentro dell'erede nella posizione del defunto - l'eredità è priva di titolare, l'ordinamento ha previsto specifici istituti volti alla conservazione e amministrazione provvisoria della massa relitta. L'opera indaga dunque criteri e regole di gestione della massa ereditaria nella fase che inizia con la morte del de cuius e si chiude nel momento in cui l'universum ius venga integralmente acquistato dall'erede (o, in caso di pluralità di chiamati, da tutti gli eredi cui l'eredità risulti devoluta). Il lavoro dedica attenzione alle ricadute che sulla fase della pendenza ereditaria hanno esplicato alcuni aggiornamenti normativi e le più recenti evoluzioni giurisprudenziali (dall'istituto dell'amministrazione di sostegno, all'introduzione del certificato successorio europeo, alle prime decisioni in tema di c.d. 'eredità digitale'). L'Autore indaga con sguardo unitario le pur differenti forme di gestione della massa relitta, con l'obiettivo di rendere coerenti fra loro (nonché orientate sistematicamente) le discipline - talvolta disorganiche - che presiedono alla fase interimistica dell''attesa di accettazione'.
Il consenso dell'imputato nei procedimenti speciali Galluzzo Fabrizio - Cedam, 2020 - Problemi Attuali Della Giustizia Penale
Il consenso dell'imputato, in particolar modo nell'ambito dei procedimenti speciali, ha visto aumentare nel corso degli anni le aree di applicazione e di incidenza sul principio costituzionale del contraddittorio nella formazione della prova. È possibile individuare diverse modalità di estrinsecazione del consenso dell'imputato che si atteggia, a seconda delle fasi e dei diversi riti alternativi, quale atto propulsivo all'instaurazione dei procedimenti speciali; quale manifestazione di volontà per evitare o, al contrario, per accelerare l'accesso al dibattimento; oppure si presenta nell'accezione di adesione all'iniziativa del pubblico ministero o quale accettazione delle richieste del giudice. Un consenso circondato di garanzie, in quanto informato, consapevole e libero, nonché oramai tutelato, sia pure ancora parzialmente, rispetto agli eventuali vizi nel processo di formazione. Dopo aver esaminato la disciplina dei procedimenti speciali ed aver catalogato le possibili declinazioni del consenso, il presente studio si propone di verificare l'effettiva capacità della volontà dell'imputato di produrre effetti giuridici rilevanti, a fronte dei poteri attribuiti dal codice di procedura penale al pubblico ministero ed al giudice.