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Libri di Salvatore Gandolfo
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Carlo Maria Carafa. Ambasciatore e legislatore Gandolfo Salvatore - Bonfirraro, 2019
Volume ricco di documentazione dedicato a due aspetti della vita del principe Carlo Maria Carafa, a cui non è stata prestata sufficiente attenzione dagli autori moderni: l'attività legislativa e quella politica, quale ambasciatore. In ambedue il Carafa si conferma come tipico rappresentante della grandiosità della nobiltà siculo-spagnola e, nello stesso tempo, della severità della controriforma del Seicento, quest'ultima mitigata dalla sua visione religiosa e paternalistica nel governare. Il volume comprende, quindi, la ristampa anastatica della rarissima opera 'Ordini, pandette e costituzioni' (1686) per le aree siciliane del suo 'Stato', con relativa trascrizione e numerose note esplicative, ma comprende anche le trascrizioni delle sole due descrizioni conosciute della festa della cavalcata e della consegna della Chinea fatte nell'anno santo 1675 (appendice 1) e nel 1684 (appendice II). Nella seconda l'ambasciatore del re di Napoli era il Carafa e tutto l'evento fu preparato ed eseguito in modo talmente minuzioso, sfarzoso e grandioso da stupire i contemporanei, e non solo. Dopo il volume 'Da Occhiolà a Grammichele, fasti e nefasti' (2014), il presente saggio di Salvatore Gandolfo costituisce un contributo non solo per la conoscenza della storia locale di Grammichele, ma sopratutto per la conoscenza della struttura culturale, sociale e legislativa della Sicilia feudale del Seicento.
Da Occhiolà a Grammichele. Fasti e nefasti Gandolfo Salvatore - Bonfirraro, 2014
Un volume ricco di documentazione originale, frutto di ricerche d'archivio e di giornali d'epoca, che hanno permesso la ricostruzione di numerosi eventi inediti sociali e politici (fatti e misfatti) nella storia di Grammichele, la città esagonale costruita sulle ceneri di Occhiolà, distrutta dal terribile sisma del 1693. Emergono, tra tutti, la complessa e interminabile storia dell'adempimento delle ultime volontà del Barone Sinatra conclusasi, dopo oltre due secoli di processi, e la storia dell'eccidio di diciotto cittadini inermi, fra cui una donna gravida ed un adolescente avvenuta durante una pacifica manifestazione popolare nel 1905, con il processo che ne seguì. Il volume è uno spaccato impietoso di storia locale che mette a nudo l'anima e il comportamento dei siciliani, le contraddizioni del nostro vivere e del nostro agire, la bontà e la socialità, ma anche l'individualismo e l'egoismo che spesso vanificano il buon operare.