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Libri di Genea
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Diario di una ragazza schifata Genea - Coniglio Editore, 2004 - I Lemming
Genea (Roma, 1983) sta sempre fuori casa, disegna fumetti e illustrazioni 'orribili e ridicole'. Litiga spesso e volentieri con chiunque. 'Diario di una ragazza schifata' è il racconto, ironico e irriverente, di una giovane ragazza alle prese con i problemi di tutti i giorni.
Barbie deve morire Genea - Newton Compton, 2007 - Vertigo
Delphine ha ventitré anni, veste alla moda, scrive di musica, gioca con il gatto e non sopporta l'altro sesso: il corpo dei maschi le sembra un oggetto orripilante e l'amore una cosa disgustosa, bestiale. Delphine, gli esseri umani, li odia. Odia l'odore della loro pelle quando si accalcano nei locali, odia la loro presenza nei vagoni della metropolitana, odia i loro modi ipocriti e i loro sorrisi privi di significato. Un giorno qualcuno tenta di rapinarla e lei reagisce tagliandogli la gola con un coltello. Tutta l'umanità, secondo Delphine, merita soltanto di essere sterminata. Per questa ragione Delphine uccide. Le sue vittime preferite sono ragazze giovani e belle ma per Delphine soltanto esistenze da fare a pezzi con la complicità di un compagno disperato: Narciso, un uomo talmente ricco e talmente bello da non potersi permettere neanche il lusso di essere amato. E l'amore, tra Delphine e Narciso, è in agguato, duro come una condanna.
Fuoricampo. Ecosofie urbane-ecologia civica, agricoltura partecipata Genealogie Del Futuro (Cur.) - Kunstverein Publishing Milano, 2022 - Extra
Fuoricampo è il racconto di un'esperienza plurale: una traccia - intreccio di parole e immagini - della progettualità attraverso cui l'Associazione Culturale Genealogie del Futuro ha messo in movimento Ecosofie Urbane - Ecologia Civica, Agricoltura Partecipata. Ancora prima di Ecosofie Urbane, quindi, già germinava quel dialogo a più voci tra studentz, professorz e ospiti esternz, riunitisi in un confronto aperto per muoversi nelle pieghe estetiche e politiche dell'Antropocene. Fuoricampo, alla fine di Ecosofie Urbane, racchiude e amplifica nello spazio fisico della carta quel campionario di ipotesi critiche immaginate in questi mesi, e soprattutto tiene viva e aperta la necessità di ripensare le processualità artistiche e curatoriali come strumenti per connettere luoghi e persone, incrociare urgenze attuali e costruire comunità. Se un fuoricampo è tutto ciò che eccede l'inquadratura, rimanendo comun- que legato a essa come contesto non visto, allora queste pagine sono il tentativo di mettere su carta questo 'oltre', il dietro le quinte di Ecosofie Urbane, che di inquadrature ne ha pensate molte, tutte diverse e interconnesse. Tra queste vengono messe a fuoco le immagini del ciclo di talk Conviv(i)o, in cui si è spaziato dalle politiche alimentari alle utopie e rigenerazioni agricole; le poesie della camminata performativa ECO, in cui lo sguardo mobile di Ecosofie Urbane ha preso forma nel percorso da Brera al Parco della Vettabbia; infine i contributi inediti degli artisti che hanno reso possibile lo spettro multiforme di PropagAzioni, serie di interventi artistici innesta