Giordano F Cur Libri
Libri di Cur Giordano
L'immagine videoludica. Cinema e media digitale verso la gamification Catolfi A. (Cur.) Giordano F. (Cur.) - Ipermedium Libri, 2015
Con il termine gamification ci si riferisce a tutti quei fenomeni attraverso i quali il gioco si introduce nelle attività quotidiane, determinando degli spazi che sono ibridi fra l'essere 'giocosi' e il non esserlo. In questo senso, grazie alla gamification, non solo eventi seri diventano ludici ma anche, all'opposto, attività apparentemente giocose acquistano una forza tale da divenire oggetti 'seri'. L'obiettivo del libro è di analizzare, in particolar modo, la dimensione dei media, verificando come sia in quelli 'nuovi', come il videogioco, sia in quelli 'assestati', come il cinema, la gamification emerga con prepotenza. Molti gli oggetti d'indagine: dal cinema 3D, al cosplaying, dai serious games, alle app immersive con geolocalizzazione. Quando ci si riferisce alla gamification in questo libro, dunque, non è solo il 'gioco' a diventare l'oggetto di indagine privilegiato, ma l'ampiezza dei confini della sua giurisdizione.
Il risveglio dei lupi. Il sole di Alur. Vol. 3 Fusco Alessandro Nicola Giordano P. (Cur.) Cifarelli D. (Cur.) - Fusco Alessandro, 2014
Nelle fredde terre di Valhakir un guerriero impavido solleva la spada in nome di se stesso. Ma prima di calare la sua lama sul Trono del Drago, è un piccolo contingente di Helthor e tenergli testa; al comando c'è il Portatore del Sigillo di Alur, seguito dall'ambizioso Asthur Fierobranco e da Zaelkys dei Maghi Erranti, pronto a guidarli oltre i confini di un mondo di mistero e lotte fratricide. La nera mano del Figlio della Notte si stende intanto a occidente, dove gli stendardi degli Aluir si ergono attorno ai re della grande pianura per affrontare un nemico leggendario e il Risveglio dei Lupi.
Cabala del cavallo Pegaseo Bruno Giordano Meroi F. (Cur.) - Bur Biblioteca Univ. Rizzoli, 2004 - Classici Del Pensiero
Opera breve ma straordinariamente densa, la 'Cabala del cavallo pegaseo' è il quinto dei sei dialoghi composti da Bruno tra il 1584 e il 1585, durante il suo soggiorno inglese. In essa si intrecciano temi di grande rilievo teorico: la satira, aspra e sostenuta da puntuali riferimenti al testo biblico, nei confronti della 'santa asinità' cristiana; la critica di alcuni aspetti della filosofia antica, in particolare nei confronti di Aristotele e di Sesto Empirico; l'insistenza su una concezione dell'uomo e della natura che capovolge la visione umanistica; l'idea della trasmigrazione delle anime. Ma la vera protagonista del dialogo è l'ignoranza, che nelle sue molteplici forme rappresenta il più pericoloso nemico del pensare e dell'agire umani.