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Libri di Girgenti
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Vite e dottrine dei più celebri filosofi. Testo greco a fronte Diogene Laerzio Reale G. (Cur.) Girgenti G. (Cur.) Ramella Ilaria (Cur.) - Bompiani, 2005 - Il Pensiero Occidentale
Le 'Vite dei filosofi' di Diogene Laerzio, compilate in base a fonti piuttosto eterogenee, e sunteggiate ancora in età bizantina e rinascimentale, comprendono dieci libri, di cui il III e il X dedicati interamente a un solo filosofo (rispettivamente Platone ed Epicuro). In genere espongono un resoconto biografico, le opere e le linee principali del pensiero di ciascun filosofo.
Il cielo in una stanza Mancuso E. (Cur.) Girgenti G. M. (Cur.) - Polistampa, 2021
Il testo, nato nell'ambito del progetto 'Noi come voi, mission impossible?' patrocinato dall'Università degli Studi di Palermo, è un racconto illustrato concepito come una guida per accompagnare bambini e ragazzi nella visita dei tesori artistici della città. Al centro del percorso è la 'stanza delle meraviglie', che è stata recentemente scoperta in un edificio ubicato fra il Palazzo dei Normanni e il mercato di Ballarò.' La scommessa', scrive Giuseppe Zanniello, 'è stata quella di ritenere che i bambini delle scuole primarie potessero migliorare la propria autostima riflettendo sui tesori artistici che sono fisicamente presenti accanto alla loro scuola e alle loro abitazioni, ma ai quali essi di solito non prestano molta attenzione'. Contributi di Giuseppe Zanniello, Eleonora Mancuso, Gian Marco Girgenti, Maria Emanuela Politi. Età di lettura: da 10 anni.
Filosofia rivelata dagli oracoli. Con tutti i frammenti di magia, stregoneria, teosofia e teurgia. Testi greci e latini a fronte Porfirio Girgenti G. (Cur.) Muscolino G. (Cur.) - Bompiani, 2011 - Il Pensiero Occidentale
Prima traduzione italiana di tutte le opere in cui Porfirio, filosofo neoplatonico allievo di Plotino, si cimentò nell'edificazione di una filosofia religiosa pagana alternativa al Cristianesimo, con l'esplicito intento di conferire una valenza mistica agli antichi responsi oracolari e alle pratiche magico-astrologiche, e di dare una valenza simbolica alle statue degli dèi; nella 'Filosofia degli oracoli' troviamo la prima interpretazione allegorica degli Oracoli caldaici presentati come una rivelazione divina tipica dello zoroastrismo ellenizzato; nel trattato 'Sul ritorno dell'anima' troviamo la spiegazione di come la 'teurgia', una versione pagana della 'grazia', possa agire sulla parte irrazionale dell'anima per purificarla e prepararla all'unione con il divino; nel trattato 'Sulle immagini degli dèi' troviamo una simbologia filosofica applicata alle statue delle divinità greche, che in tal modo da 'idoli' possono diventare autentiche 'icone'; nella 'Lettera ad Anebo' troviamo l'esposizione della precisa valenza della magia e della teurgia, in contrapposizione al suo allievo Giamblico. Se la 'teurgia' serve solo per la parte inferiore dell'anima, e la 'teologia' per la parte intellettuale, il punto di arrivo finale per Porfirio è la 'teosofia', la piena e compiuta sapienza divina che riempie di sé l'anima ormai purificata e pronta alla henosis con il Principio.