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Le ragioni del Buddha. In Asia centrale sulle tracce del buddhismo «d'Occidente» Infante Diego - Meltemi, 2018 - Linee
Può l'Occidente costruire un'alternativa al proprio paradigma, meccanicistico e riduzionistico, senza per questo disconoscerne i presupposti? 'Le ragioni del Buddha' prova a dare una risposta affermativa, ipotizzando una riconciliazione con le 'cose prossime' - ancorché riviste e corrette - che passa dapprima per quelle 'remote': l'accelerazione appare in tal senso la conditio sine qua non del ripristino di uno stato di quiete. Del resto, quale espressione artistica se non quella del Gandhara può farsi portavoce delle convergenze tra piani semantici così diversi? 'Le ragioni del Buddha' si muove pertanto in territori 'di confine', in senso stretto e in senso lato, quale 'ibrido' che esula dalla saggistica tradizionale e in quanto descrizione di un percorso articolato che dalla molteplicità dispersa e frammentaria del mondo sensibile giunge infine al vuoto che di quelle stesse manifestazioni è origine e fondamento. L'orientamento multidisciplinare, che abbraccia la filosofia e l'arte, d'Oriente e d'Occidente, unendo divulgazione a spunti narrativi, sancisce un punto di contatto tra mondi e (non) forme molto diversi, quasi volesse rivelarsi, in ossequio al 'giusto mezzo' buddhista, un'unità soggiacente al dualismo tra orizzonti di segno opposto. 'Le ragioni del Buddha' è questo e molto altro ancora.
La ragione degli dèi. La bellezza del molteplice e la dittatura dell'unico Infante Diego - Italic, 2015 - Pequod
Salvare ciò che resta del pluralismo culturale può assurgere a imperativo categorico di una nuova forma di 'resistenza' contemporanea, in grado di opporsi al dilagare dell'onda omologante, tanto per ragioni 'estetiche' quanto per quelle 'etiche'. Mettere in discussione il 'culto laico ed autoreferenziale delle moderne mitologie occidentali' è oggi possibile solo grazie alla 'ragione' e alla filosofia occidentale suo esito diretto, unici veri imprescindibili punti di avvio: un eventuale 'controilluminismo' è possibile solo a partire da premesse illuministiche. Si compirà un vasto excursus alle origini della cultura occidentale e di quella orientale, rilevandone differenze e punti di contatto, utili a comprendere come la modernità e le rivoluzioni tecnico-scientifiche occorse nel vecchio continente non siano che il risultato di una tendenza culturale alla separazione della materia in singole componenti e alla ricerca di 'senso' fuori da sé, caratteristiche di quasi tutto il pensiero occidentale, dai Greci ad oggi. L'India, dal canto suo, offre all'opposto un itinerario volto alla ricomposizione della scissione dualistica. Ne consegue un elogio del 'molteplice' quale eminente e irriducibile diversità rispetto all''unico' prevalso in occidente. 'Molteplicità' di cui l'India rappresenta il livello più altamente speculativo, fin dal primordiale pantheon vedico che costituirà la base di una riconsiderazione razionalistica dell''arcaico'.