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Il castello d'Ivory. Anton indaga Jeson M. E. - Aracne, 2011 -
Anno 1544, Plesien sur Long, Chateau d'Ivory. Quando i pianeti dietro al primo si celeranno, al centro del recinto, nella dimora d'avorio, l'uomo sulla pietra bianca attenderà... Inizia così la profezia contenuta nel rotolo di pergamena che due cavalieri consegnano al signore d'Ivory, in una fredda notte dell'anno 1544. Quattro secoli dopo, in piena guerra, il colonnello Schäfer dell'esercito tedesco occupa con i suoi uomini il castello d'Ivory, ora abitato dal conte De Maurens, in attesa che l'antico presagio si realizzi, il 28 ottobre 1944. Quello che davvero è accaduto tra quelle mura lo scoprirà Anton sessant'anni più tardi, unico erede dell'anziana M.me Georgette, che gli ha lasciato un'elegante residenza sulle rive del fiume Long, nelle immediate vicinanze del castello. Accompagnato dagli amici Petitò, ispettore della polizia giudiziaria, e Maxim, medico patologo, scoprirà che la villa è stata teatro di soprusi e di violenze.
Le indagini di Anton Chantemer Jeson M. E. - L'autore Libri Firenze, 2010 - Biblioteca 80
Il laboratorio, Al 'Marché brocante' di Nizza, Gli occhi di Santa Lucia. Pedra de ogu: tre divertenti racconti che hanno come protagonista Anton Chantemer, un raffinato detective di origini italiane che vive sulla Costa Azzurra. Nelle sue indagini è spesso aiutato dal dottor Maxim, un eccentrico medico patologo con la passione per l'arte sacra, e dall'ispettore Petitò, integerrimo padre di una numerosa famiglia e discreto ciclista. Nella villetta di Anton Chantemer, a picco sul mare, dove vivono anche un cagnolino bianco e un gattone rosso, tre volte alla settimana arriva la donna delle pulizie, M. me Buffonet, che 'ha molte opinioni su un gran numero di cose inutili; chiacchiera ininterrottamente, si può tranquillamente definire pettegola, ma ha un cuore grande e Anton le è veramente affezionato, anche se il suo innato buon gusto si rivolta quando la vede con quella massa di capelli rosso permanente ed il rossetto color ciclamino...».