Knight Amy Libri
Libri di Amy Knight
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Beria Knight Amy - Mondadori, 1999 - Oscar Storia
Beria - Mondadori
Berija Knight Amy - Mondadori, 1997 - Scie Nuova Serie Str
Braccio destro di Stalin, maestro nell'arte della cospirazione ed eminenza grigia del Politbjuro: chi fu veramente Lavrentij Beria, uno dei maggiori responsabili dei crimini commessi nell'età staliniana? Finora è stato visto come l'«anima nera» del regime sovietico, ma in realtà della sua vita si è saputo ben poco perché i suoi oppositori, dopo averlo eliminato, hanno tentato in ogni modo di cancellarne la memoria. A questa lacuna pone oggi rimedio Amy Knight che, attingendo a fonti finalmente accessibili a seguito della glasnost, presenta la sua prima ampia e documentata biografia. Forte della fiducia concessagli da Stalin, anch'egli georgiano, Beria seppe esercitare una profonda influenza sul dittatore - il quale giunse a definirlo «il nostro HimmIer» - e ne alimentò con grande abilità sospetti e paure. Divenuto capo della NKVD, la famigerata polizia politica, riuscì ad acquisire un capillare controllo in ogni ambito («Beria sentiva tutto» si diceva comunemente) ed ebbe diritto di vita e di morte su molti «nemici pubblici» e sui propri avversari. Ma, alla morte di Stalin, dopo essere arrivato ai vertici del partito e dello stato, mancò per un soffio la successione: sconfitto da manovre ordite in una vera e propria congiura di palazzo, vide tramontare la sua stella nel giro di poche ore. Secondo la versione ufficiale fu arrestato, processato e giustiziato, ma sono circolate fin dall'inizio voci che in realtà sia stato ucciso a colpi di pistola in un corridoio del Cremlino. Nella narrazione di queste alterne vicende si delineano i contorni di una figura ambigua e contraddittoria: sadica incarnazione dell'«impero del male», despota onnipotente, ma anche politico astuto e lungimirante, con una propria concezione - non pedissequamente ortodossa - della politica estera, della pianificazione economica e dei rapporti tra partito e stato, nonché ardito ideatore di alcune importanti riforme (lotta al burocratismo, riduzione delle misure punitive nei campi di concentramento ... ), la cui paternità viene in genere attribuita a Kruscev, il suo mortale nemico. Beria offre il ritratto inedito e sorprendente di uno degli uomini più spietati della sua epoca, che fu però anche un autentico innovatore, e invita così a ridiscutere alcuni assunti dell'interpretazione più comune dello stalinismo.