Lacorazza G Libri
Libri di Lacorazza
LACORAZZA: tutti i Libri scritti da Lacorazza in vendita online su Unilibro.it a prezzi scontati. Acquistare su Unilibro è semplice: clicca sul libro di Lacorazza che ti interessa, aggiungilo a carrello e procedi quindi a concludere l'ordine
Comunità Appennino. Superare l'«internità» Lacorazza P. (Cur.) Lacorazza G. (Cur.) - Rubbettino, 2024 - Varia
Con questo libro, pieno di interrogativi, Fondazione Appennino offre un contributo per provare a rompere con l'«internità», quella definizione di «interne» per aree, a «fallimento di mercato», su cui andava costruita una strategia di programmazione speciale, ma che è diventata uno stigma, una condizione quasi irrimediabile che rischia di oscillare tra uno zoo per la gran parte dell'anno e una discoteca che anima le ferie di Augusto. Se invece riflettessimo sull'idea di comunità che abita questi territori diventerebbe semplice comprendere che il confine geografico è sfumato per storia, produzioni, risorse naturali; le comunità sono in movimento, oggi ancor di più, dentro le transizioni ecologica e digitale, le proiezioni e i movimenti demografici. Testi di Raffaele Nigro, Egidio Ivetic, Luigi Mascilli Migliorini, Giuseppe Lupo, Augusto Ciuffetti, Gianni Lacorazza, Annalisa Romeo, Carla Collicelli, Luciano De Bonis, Livio de Santoli, Dora Iacobelli, Paolo Scaramuccia, Luisa Corazza, Marco Bussone.
L'anima meccanica. Le visite in fabbrica in «Civiltà delle macchine» (1953-1957) Lupo G. (Cur.) Lacorazza G. (Cur.) - Avagliano, 2008 - La Memoria E L'immagine
'Civiltà delle Macchine' è stata la rivista simbolo degli anni Cinquanta, che nell'epoca del massimo sviluppo industriale ritenne possibile coniugare cultura industriale e cultura umanistica. L'incontro fra le 'due culture', la grande utopia di Adriano Olivetti, prende corpo nelle pagine.di 'Civiltà delle Macchine', frutto dell'incontro fra il manager Giuseppe Luraghi, direttore della società finanziaria Finmeccanica ed editore della rivista, e Leonardo Sinisgalli, poliedrica figura di poeta-ingegnere che la fondò e la diresse dal 1953 al 1958. Affascinato dall'idea della convergenza tra progresso tecnico e sociale, Sinisgalli coinvolse nel suo sogno numerosi scrittori.
La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella «Civiltà delle Macchine». Antologia di una rivista tecnico-culturale (1953-1958). Ediz. illustrata Russo B. (Cur.) Lacorazza G. (Cur.) - Osanna Edizioni, 2016
In «Civiltà delle macchine», house organ ideologicamente lontano dal mondo lucano e meridionale, per destinatari, per tematiche, per spirito, Leonardo Sinisgalli ingloba il Sud povero e polveroso, convinto come Fortunato che i destini dell'Italia passano attraverso il Meridione e la risoluzione dei suoi atavici ritardi. Sinisgalli è anche consapevole che la sua poesia non può essere utilizzata per urlare la rabbia di un riscatto. Però, da direttore di «Civiltà delle macchine», sa che può svolgere un ruolo di sollecitazione rispetto ad una Basilicata e ai suoi ritardi. Sa di avere a disposizione uno strumento ben più potente della sua stessa poesia: la sua Rivista. E non esita ad utilizzarla. Più che essere il primo violino, preferisce salire sul podio e dirigere l'orchestra con la sua bacchetta (Biagio Russo). Il quadro che emerge dalla lettura di questo libro è un punto di partenza utile, innanzitutto perché questo lavoro offre una visione d'insieme di quanto apparso su «Civiltà delle macchine» nei cinque anni di Sinisgalli, in un periodo economicamente importante per l'Italia e, ovviamente, relativa ad una regione che scontava più di altre ritardi di sviluppo e che oggi si presenta al mondo con una nuova immagine di sé, a partire da Matera che nella rivista era già 'Capitale' negli anni '50 (Gianni Lacorazza).