Lebreton Yves Libri
Libri di Yves Lebreton
YVES LEBRETON: tutti i Libri scritti da Yves Lebreton in vendita online su Unilibro.it a prezzi scontati. Acquistare su Unilibro è semplice: clicca sul libro di Yves Lebreton che ti interessa, aggiungilo a carrello e procedi quindi a concludere l'ordine
Étienne Decroux. La statuaria mobile e le azioni Lebreton Yves - Titivillus, 2015 - Altre Visioni
'Étienne Decroux (1898-1991) è un precursore. Mentre il teatro contemporaneo non cessa di liberarsi dalla sua dipendenza letteraria per rigenerarsi alla sorgente del corpo, la ricerca di Decroux incentrata sulla mobilità espressiva dell'attore si fa sempre più attuale. La sua opera emerge dal vasto slancio innovatore che attraversò l'Europa all'inizio del secolo scorso in cerca di una maggiore plasticità dell'arte scenica. Laddove altri si sforzarono di estendere l'eloquenza dell'attore alla dimensione fisica della recitazione, Decroux rinunciò alla parola per tornare all'essenzialità del corpo. Ai diktat dell'autore egli oppose la sua concezione del poeta-ginnasta, capovolgendo la sacrosanta triade drammaturgo-regista-interprete per promuovere l'attore al rango di creatore. Laddove altri enunciarono teorie e apriranno le vie della sperimentazione, Decroux affrontò la pratica teatrale nei suoi fondamenti, convinto che la nascita di un nuovo teatro richiedesse in primo luogo la nascita di un nuovo attore. Voleva modellare un attore corporeo per costruire un teatro del corpo'. Yves Lebreton
Sorgenti. Nascita del teatro corporeo Lebreton Yves Feroldi D. (Cur.) - Titivillus, 2012 - Altre Visioni
In uno scritto, al contempo autobiografia e saggio, Yves Lebreton ci invita a cogliere le 'sorgenti' ispiratrici della sua ricerca artistica. Traccia le tappe del suo impegno sulla via elitaria del Teatro Astratto il cui assolutismo lo spingerà ad intraprendere la propria 'desacralizzazione' tramite la sovversione del comico e il teatro popolare. Distante dalle convenzioni storiche, ripensa l'insegnamento di Étienne Decroux nel contesto del teatro contemporaneo, provocando inattesi confronti tra Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, Émile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud e Jerzy Grotowski. Non senza spirito critico, analizza le basi dell'Antropologia Teatrale di Eugenio Barba. Sorprendentemente per un artista del silenzio, il suo studio della voce incentrato sui ritmi respiratori e il significato originario dei fonemi, lo conduce ai confini del linguaggio primario. Ma soprattutto, la sua inesauribile necessità di discernere al di là dell'attore 'l'uomo nella sua essenza', gli permette di svelare le 'energie' viventi dell'espressione umana.