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Trafficante sarà lei! Lobby e processo mediatico ai tempi di Tempa Rossa Micucci Massimo Primavera Santo - Bonanno, 2016 - Scaffale Del Nuovo Millennio
Sui media non si è parlato d'altro, eppure sono in pochi ad aver spiegato nel dettaglio cos'è e come funziona il traffico di influenze illecite: un 'mezzo reato' che sta squassando la politica e sconvolgendo gli equilibri nel paese. I magistrati che hanno indagato sull'affaire Tempa Rossa hanno ipotizzato questa fattispecie di ultima generazione, introdotta con la legge Severino nel novembre 2012. Ma le riflessioni vanno oltre il singolo episodio e investono, in generale, i rapporti che intercorrono tra aziende e istituzioni, tra lobbying e decisioni pubbliche, su cui è sempre in agguato il rischio di un processo mediatico nello scontro italico fra magistratura e politica. I 'gruppi di pressione' rappresentano oggi una parte fondamentale della dialettica politica: il lobbismo è infatti considerato come un aspetto indispensabile del procedimento decisionale. Malgrado ciò, il nostro ordinamento giuridico ancora non prevede una normativa di riferimento che disciplini la rappresentanza di interessi particolari presso i decision makers.
Trafficante sarà lei! Lobby, politica e traffico di influenze Micucci Massimo Primavera Santo - Bonanno, 2013 - Scaffale Del Nuovo Millennio
Il tema della giustizia, rimane ostaggio di una contesa tra due poteri quello politico e quello giudiziario, complicato pure da una serie di dispositivi sul tema della corruzione che si aggiungeranno al rugginoso sistema esistente. La nuova legge anticorruzione prevede incrementi di pena, ridefinizione di reati e l'introduzione di nuove fattispecie come il traffico di influenze illecite. Uno dei più gravi difetti di sistema è avere sempre affidato troppo alla norma giuridica, aumentando contemporaneamente la quantità di denaro e decisioni in mano allo Stato. Ricorrendo sempre più alla forza della giustizia per sanare i problemi che derivavano da un uso cattivo o distorto di risorse e poteri. Così invece di costruire il cambiamento dal basso, ci si è affidati alla forza della legge, alla privazione della libertà come tutela di giustizia ed equità. La rappresentanza di interessi, il rapporto tra cittadino e decisione politica si è fatto drammaticamente difficile ed al tempo stesso sempre più ineludibile.