Morganti V Libri
Libri di Morganti
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Volevo la torta di mele. Piccolo viaggio sentimentale a tavola Morganti Vittoria - Franco Angeli, 2015 - Gastronomia
'Intendiamoci, non sono una cuoca perfetta, una super esperta che si muove tra i fornelli come un pilota di Formula 1 in pista. E questo non è un libro di cucina classico con ricette che scivolano via, tra antipasti e primi piatti, secondi, contorni e dessert. Questo è un allegro cahier du temps perdu filtrato con la lente del presente. Un diario gustoso con i racconti di spicchi di vita dove la cucina è stata il fi lo rosso di alcune storie che mi piace ricordare. A partire dai piatti della sopravvivenza fino agli esercizi di stile di oggi, dalle specialità della nonna a quelli dei grandi chef, dalle chiacchiere scambiate tra amici ai segreti in pentola delle suocere, delle cognate e di qualche persona che con gli anni si è persa per strada. Sempre in nome della passione, con la cucina non si scherza! E, per finire in bellezza: dolce e caffè con le emozioni e le ricette di sei amici che partecipano al mio pranzo 2.0, organizzato dalle parti del capitolo 11. Ognuno ha portato la sua torta di famiglia, quella che fa battere forte il cuore e restituisce l'immagine più tenera del 'come eravamo' da ragazzi. Gran cerimoniere l'Omino coi Baffi, che con la sua Moka ha da poco compiuto 80 anni e al caffè ci pensa da una vita!'.
Design stories. Cinque casi di aziende di design e una piattaforma di comunicazione Morganti V. (Cur.) - Franco Angeli, 2010
A chiusura della prima decade del nuovo millennio, trasformata a livello internazionale dai grandi e, per molti versi, sconvolgenti avvenimenti economici, sociali e politici, come si muove la comunicazione dei prodotti di design? Con quali nuovi linguaggi può affrontare i palcoscenici delle nostre vite così mutevoli, legate a un presente transitorio e in continua evoluzione? E in tutto questo, a proposito di oggetti di design, ha ancora senso parlare di 'forma e funzione' senza cedere il passo agli aspetti emozionali, che spesso noi tutti cerchiamo per il quoziente di complicità rassicurante, di riconoscibilità contenuti nel loro storico bagaglio emotivo? Considerazioni semantiche che diventano sostanza per la comunicazione del settore che non può permettersi di sedersi sugli allori, o di mischiare le carte con discorsi fuori tema o fuori target. Bisogna trovare le strategie e le parole giuste per raccontare i valori dei brand più specifici del made in Italy, dove il nostro design rappresenta ancora una voce di indubbio valore, in funzione dell'alto tasso di creatività che non si può simulare o riprodurre. Solo i brand più forti riescono a competere sui mercati internazionali, perché sono espressione di grande coerenza nella loro storia, tra prodotto innovativo e ricerca, persone e comunicazione. Noi tutti, ormai, in veste di pubblico abbiamo traslocato nella condizione di protagonisti del nostro tempo, attori sul palcoscenico delle nostre vite, artefici consapevoli delle scelte di consumo.