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Libri di Cesare Pacitti
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L'apolide Pacitti Cesare - Youcanprint, 2022 - Giurisprudenza / Diritto Civile
Con il Codice Civile del 1865, non venne risolta la questione relativa allo 'ius soli', al diritto di cittadinanza per nascita sul territorio del Regno d'Italia dei figli di cittadini stranieri. Era il tempo in cui si registrava il rientro di tanti discendenti di italiani emigrati nei Paesi del Sud America (Argentina, Brasile, Venezuela), presso i quali avevano acquisito la cittadinanza. L'esigenza di rientrare nel Paese d'origine era determinata dalla crisi dei territori ospiti e dalle migliorate condizioni economiche delle maestranza in Italia dove il costo del lavoro era aumentato per carenza di manodopera, determinando condizioni più favorevoli per i lavoratori. Successivamente, anche la legge n.91 del 1992 ed i relativi regolamenti di attuazione, non hanno risolto il problema dei nati in Italia da genitori stranieri, non residenti legalmente nel Paese, determinando di fatto il fenomeno di nati senza diritto di cittadinanza e di residenza legale. Le leggi che, ad oggi, dopo quasi un secolo e mezzo, avrebbero dovuto regolamentare la materia, azzerando definitivamente il fenomeno dell'apolidia originaria, hanno creato oltre un milione di apolidi, tra cui il nostro Denis Holovich. L'attuazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1945 è rimasta inevasa nella parte in cui è previsto che 'Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza'.
Il matricida. Milano 1926. Corso Buenos Aires, 48. Processo Pettine Pacitti Cesare - Youcanprint, 2021 - Collezionismo E Antiquariato / Libri
'Tratto dalla cronaca di una storia vera. Milano, Giugno 1926. I resti di Erminia Ferrara marcivano compressi in un baule da quattro mesi. La signora, detta 'la contessa del Viminale' per le sue 'frequentazioni' di ambienti fascisti, era moglie separata del commendatore Giovanni Pettine, pioniere del cinema. Il figlio Renzo, studente liceale diciassettenne, svuotò la cassaforte del padre e si rese irreperibile. Fu arrestato a Desenzano del Garda, dove si presentava come il nobile spagnolo 'Señor Louis de Santo Jermano', e condotto al Cellulare (San Vittore) di Milano. Renzo Pettine, definito 'Il Matricida', fu trasferito al Manicomio Provinciale di Milano, presso Mombello, per essere sottoposto a perizia psichiatrica come richiesto dal Giudice Istruttore della Sezione d'Accusa. Il delitto, per le modalità di occultamento forzoso della vittima, suscitò ribrezzo e sdegno. Renzo Pettine non era sano di mente o era un comune criminale? Alla Sezione d'Accusa il compito di decidere se rinviarlo a giudizio o farlo ricoverare in manicomio. C.E. Gadda restò fortemente impressionato dal fatto milanese: 'Il giovane portò ragazze e organizzò festicciole ove la madre morta putrefaceva in un baule' Il processo fu oggetto di un'interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia: 'per conoscere se di fronte alle ripugnanti manifestazioni di morboso sentimentalismo date dal pubblico femminile [...] non ritenga di vietarne l'accesso nelle aule severe della giustizia'. Il processo Pettine fu, nel mondo scientifico, l'occasione per approfondire il dibattito 'sui manicomi criminali di Stat