Pellegrini Guido Libri
Libri di Guido Pellegrini
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Critica della ragione meridionale. Il Sud e le politiche pubbliche Cannari Luigi Magnani Marco Pellegrini Guido - Laterza, 2010 - Libri Del Tempo
Nel 1998 il Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi prende atto dell'inefficacia dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno e lancia la Nuova Politica Regionale, centrata su tre temi: investire massicciamente nel miglioramento del contesto infrastrutturale materiale e immateriale del Sud; rendere protagoniste le amministrazioni regionali; ottenere un rapido incremento della produttività e della ricchezza dell'area interessata. Quel disegno non ha conseguito i suoi obiettivi. Quale la spiegazione? Questo libro mette a frutto una vasta serie di studi e analisi della Banca d'Italia e afferma una prospettiva sino a oggi mai posta in evidenza. La dimensione puramente quantitativa delle politiche per il Mezzogiorno è rilevante ma non decisiva. È vero che gli investimenti infrastrutturali sono stati inadeguati. Ma è anche vero che, nel tempo, il volume complessivo delle risorse riversate nel Sud è stato ingente. E che le amministrazioni regionali hanno spesso sposato logiche meramente redistributive, consentito molti sprechi, resistito alla riforma dei servizi pubblici e delle burocrazie locali. Ogni risultato verrà però vanificato se le organizzazioni criminali continueranno nel Sud a sospendere ogni principio di libertà economica e civile; se la certezza e i tempi del diritto saranno affidati al caso; se la cultura e la preparazione medie dei giovani saranno al di sotto degli standard internazionali.
La storia del mio funerale Da Verona Guido Pellegrini A. (Cur.) Rossi M. (Cur.) - Helicon, 2016 - Occhio Di Bue
In un autoritratto lirico, Guido da Verona si presentava come celibe, benché non lo fosse affatto. Con un'anima di antenato. Antipatico a se stesso in modo superlativo. E in rotta con i filosofi e con gli apostoli di ogni fede. Ottimo ballerino di tango, poliglotta e fratello di chiunque stesse contro la moltitudine, si miniava libertino, fumatore di prelibati sigari e uomo tenacemente deciso a scegliere come logica della vita 'quella di non averne alcuna'. Ma soprattutto nomade errante diceva d'essere, amatore della strada, della primavera e del profumo dei rosai, non meno che dei puri-sangue, della poesia e del gioco del baccarà. (...)
Lettere di una novizia Piovene Guido Pellegrini E. (Cur.) - Bompiani, 2005 - Tascabili. Romanzi E Racconti
Romanzo epistolare del 1941, 'Lettere di una novizia' racconta la contrastata e sbagliata vocazione di una ragazza della buona borghesia. Vero perno dell'opera è però la rappresentazione del sentimento della 'malafede', quella scarsa o nulla coscienza di sé che porta i personaggi a occultare le proprie ragioni sotto le giustificazioni più tortuose, le motivazioni più capziose. Confondendo valori e false promesse di un'educazione cattolica e di una formazione fascista, Piovene può così dare espressione alla condizione di una intera generazione di intellettuali e di uomini forse liberi di scrivere, muoversi e pensare, ma carichi di pregiudizi, prescrizioni, prevenzioni.