Pesenti Campagnoni Donata Libri
Libri di Donata Pesenti Campagnoni
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Quando il cinema non c'era. Storie di mirabili visioni, illusioni ottiche e fotografie animate Pesenti Campagnoni Donata - Utet Università, 2007 - Collana Di Cinema
Lanterne magiche, fantascopi, panorami, 'giocattoli filosofici' dai nomi stravaganti: questi e altri ingegnosi dispositivi hanno dato spettacolo fino all'alba del XX secolo, suscitando incanto e meraviglia prima che l'era del cinema si affermasse. Tante storie diverse che raccontano di illusioni ottiche più o meno sofisticate, ricche di piccoli capolavori, gemme dell'artigianato del tempo, macchine fantastiche oggi troppo spesso cadute nell'oblio. Con la competenza e l'amore che nascono dalla lunga e continua frequentazione, Donata Pesenti Campagnoni ripercorre queste storie dimenticate che talora si incontrano per poi procedere parallelamente, incrociarsi di nuovo o, più semplicemente, proseguire per la propria strada e disperdersi. A completare il libro, Roberta Basano ha curato le schede tecniche sui dispositivi e i protagonisti di queste storie. 'Quando il cinema non c'era', senza nulla togliere al rigore della ricostruzione storica, è per questo un libro che si legge tutto d'un fiato, per perdersi in un racconto di luci e di ombre, di prodigiose apparenze e di mirabili visioni, che fa rivivere la magia di un mondo scomparso affascinante e meraviglioso al tempo stesso.
Il Museo nazionale del cinema. Ediz. illustrata Pesenti Campagnoni Donata Pacini Nicoletta - Allemandi, 2008 - I Grandi Musei Del Piemonte
Quella del Museo Nazionale del Cinema è la storia di un sogno nato dalla tenace passione della studiosa e collezionista Maria Adriana Prolo, accresciutosi nella fortuna dei primi allestimenti, deluso dai numerosi e infelici traslochi e infine coronato il 19 luglio del 2000, anno nel quale il museo viene inaugurato nella perfetta cornice della Mole Antonelliana. Il geniale edificio ottocentesco, progettato da Alessandro Antonelli come tempio per la comunità ebraica torinese e divenuto ben presto il simbolo stesso della città, per uno strano caso del destino ha una storia che negli anni ha incrociato più volte quella dell'antico 'Museo della cinematografia'; dopo alterne e travagliate vicende la Mole Antonelliana offre oggi al Museo Nazionale del Cinema uno spazio espositivo innovativo, che si struttura in sei differenti livelli e raggiunge l'apice della sua grandezza nell'imponente Aula del Tempio, sovrastata dal vuoto della cupola e sulla quale si affacciano le numerose gallerie perimetrali. L'allestimento studiato dallo scenografo Francois Confino valorizza la singolarità architettonica dell'edificio e presenta un percorso museale fluido e strutturato verticalmente, che conquista il visitatore snodandosi tra le differenti sezioni espositive che raccontano la nascita e l'affermazione dell'arte cinematografica, dalla sua preistoria fino ai giorni nostri.
Verso il cinema. Macchine, spettacoli e mirabili visioni Pesenti Campagnoni Donata - Utet Università, 1995
Verso il cinema. Macchine, spettacoli e mirabili visioni - UTET Università