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Libri di Benedetta Piazzesi
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Del governo degli animali. Allevamento e biopolitica Piazzesi Benedetta - Quodlibet, 2023 - Quodlibet Studio. Filosofia E Politica
Nel corso della storia, il potere umano sugli animali ha subito profonde trasformazioni e ha visto avvicendarsi logiche diverse e talvolta contrapposte di governo animale. Ciò dimostra che non c'è niente di immutabile e inevitabile nel nostro modo di vedere gli animali, di sfruttarne il lavoro e di consumarne il corpo. Il volume ricostruisce storicamente ed esamina criticamente questi processi, a partire dagli argomenti filosofici classici che più hanno contribuito alla «naturalizzazione» del dominio umano sugli animali: la loro problematizzazione permette di cogliere le implicazioni teoriche della storia dello sfruttamento animale. Si vedrà allora come i principali mutamenti economici e politici che attraversano la modernità abbiano portato al cambiamento delle tecnologie di allevamento, e come nuove concezioni, filosofiche e scientifiche, degli animali si concretizzino in nuove logiche di sfruttamento. In tal senso, il libro s'inserisce nel dibattito contemporaneo sulla nozione foucaultiana di biopolitica, estendendone la pertinenza oltre la sfera antropologica: un ampliamento che non intende trasformare tale nozione in quella di un generico «potere sulla vita», ma consente, al contrario, di precisare le condizioni storiche in cui il potere ha cominciato a rivolgersi ai viventi, umani e non umani, fin nelle loro facoltà vitali. Del governo degli animali contribuisce al dibattito, particolarmente vivo in ambito filosofico, su tale questione, introducendo il lettore al campo di studi, ormai consolidato all'estero ma poco noto in Italia, dell'Animal History.
Un incontro mancato. Sul fotoreportage animalista Piazzesi Benedetta - Mimesis, 2017 - Mimesis
Nel corso degli ultimi anni le immagini dello sfruttamento animale sono ufficialmente entrate nel dominio del visibile. La nuova stagione d'interazione tra movimenti animalisti e mezzi di comunicazione di massa ha fatto dell'immagine fotografica lo strumento privilegiato di diffusione delle istanze animaliste. 'Utilizziamo la fotografia per dimostrare che qualcosa sta accadendo o è realmente accaduto. Come il reportage di guerra, che si fa supportare dall'immagine fotografica per comprovare una realtà a cui preferiremmo non credere, anche il fotoreportage animalista scongiura il timore dell'incredulità. Temiamo che non ci credano quando diciamo loro che gli animali soffrono, e quanto soffrano. Che non ci credano teoricamente ma soprattutto che non ci credano emotivamente: che non bastino le nostre parole a convincerli che quel dolore è insostenibile.' L'eloquente mutismo dell'immagine, molto simile, in fondo, a quello degli animali, intrattiene da sempre un rapporto viscerale e pur travagliato con la politica. La nascita del fotoreportage animalista c'induce quindi a interrogare ancora una volta, insieme ad autrici e autori come Sontag, Benjamin e Barthes, quella relazione, affatto semplice, che intercorre tra immagine, parola e politica nella società contemporanea.
Così perfetti e utili. Genealogia dello sfruttamento animale Piazzesi Benedetta - Mimesis, 2015 - Eterotopie
Questo saggio inaugura un lavoro genealogico sul potere zootecnico: una sorta di scavo archeologico tra gli archivi scientifici e tecnici, volto a ricostruire il verbale del potere di usare gli animali. Dal mondo agricolo preindustriale al moderno allevamento biologico, i processi storici hanno modificato i metodi e le finalità di sfruttamento animale, che sono qui osservati secondo linee di continuità e momenti di svolta. Secondo una prospettiva sensibile ai concetti di fondo della politica moderna è messa in luce la circolazione di queste categorie tra dentro e fuori il luogo apparentemente non politico dell'allevamento. Ciò permette di sondare la parentela tra l'istituzione zootecnica e gli altri istituti di sapere-potere che si vanno formulando in quella medesima età dell'oro delle scienze che si situa tra rivoluzione scientifica e rivoluzione industriale. Sotto questa lente le tecniche di governo sui non umani ci appaiono a tratti inedite, a tratti spiranti una certa 'aria di famiglia' comune ad altri luoghi di potere, dove i viventi sono resi perfetti in quanto utili e in cui è portata a compimento l'utilità della perfezione. Un'interrogazione delle orme lasciate dagli animali nel passato, utile per il presente nella proposta di una messa in mora di letture destoricizzanti e metafisiche che investono sia i soggetti animali che il potere che ci coinvolge. In cambio di uno spazio lasciato alla liberazione.