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Le parole dell'immigrazione Pompei Daniela - Maggioli Editore, 2013 - Sociale & Sanità
Le parole dell'immigrazione è una sintetica guida per orientarsi nella terminologia ricca ed in continua evoluzione che caratterizza l'argomento 'immigrazione'. La presenza straniera nel nostro paese non è più un dato congiunturale, ma costituisce ormai una componente strutturale e, come tale, necessaria e significativa del contesto socio culturale del paese. Si tratta, cioè, di una presenza essenziale e irreversibile, destinata in futuro a modificare ancor più sensibilmente gli orizzonti, culturali ed umani prima di tutto, in cui siamo soliti muoverci. Una presenza strutturale e positiva, che soddisfa bisogni sociali, modifica la composizione delle classi d'età della popolazione, rende l'invecchiamento sostenibile e comunque propone sfide in termini di convivenza. Il nodo dell'integrazione costituisce la sfida del futuro, in quanto, attraverso progetti di integrazione, sarà possibile costruire un nuovo senso di appartenenza tra le nuove generazioni immigrate. Gli strumenti dell'integrazione possono, se utilizzati correttamente, svolgere un ruolo essenziale, favorire un processo di inserimento consapevole e rispettoso delle differenze. Insomma un modello di integrazione 'mite' che favorisce, con gli stranieri, lo sviluppo stesso della società italiana. L'integrazione passa anche per le 'parole' che possono definire, aiutare, promuovere, facilitare percorsi positivi del vivere insieme. In questo percorso si colloca questo volume che intende fornire strumenti di conoscenza diretta e operativa della presenza dell'immigrazione straniera nel nostro paese a quanti sono impegnati
Immigrazione. Identità, diversità, eguaglianza Pompei Daniela - Maggioli Editore, 2012 - Sociale & Sanità
I flussi migratori hanno caratteristiche diverse rispetto al passato. L'ultimo rapporto delle Nazioni Unite stima che ben 214 milioni di persone vivano al di fuori del loro paese natale, il 3,1% della popolazione mondiale. Il tema dello 'straniero' entra prepotentemente nelle riflessioni di molti sociologi e pensatori contemporanei che si cimentano nel difficile compito di interpretare, o perlomeno di individuare, alcune chiavi di lettura dell'odierna società globalizzata. I vecchi sistemi di pensiero sembrano obsoleti di fronte a fenomeni di complessa decifrazione che rimettono in discussione radicalmente il modo di vivere, di pensare, di essere insomma, l'identità stessa del 'nuovo cittadino globalizzato'. L'Italia ha visto crescere, negli ultimi quaranta anni, il numero delle persone di altri paesi presenti sul suo territorio. Non sono ovviamente mancati i tentativi di teorizzare modelli di convivenza e di integrazione; il tono generale della riflessione culturale sembra tuttavia mancare di un approccio di largo respiro, almeno nella sua più ampia divulgazione, che si fa poi opinione. Nei paesi dell'Unione Europea il numero degli stranieri, alla fine del 2011, è di oltre 33 milioni. In questa cifra sono compresi: gli stranieri comunitari, gli studenti, i rifugiati, i richiedenti asilo, i lavoratori, gli stagionali, in sintesi tutti coloro che si trovano in maniera regolare sul territorio europeo.