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Libri di Carla Ponti
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Morire ad Innsbruck. Gabriele Crescimbeni, dalle trincee al campo di concentramento Ponti Carla - Futura Libri, 2022
«Il 21 febbraio 1944, su un lettuccio d'ospedale, lontano dai suoi, dagli amici, dalla patria, in terra straniera ove era stato deportato, moriva nell'angoscia della solitudine l'avvocato Gabriele Crescimbeni. Cittadino integerrimo, professionista colto, dialettico acuto ed umanista noto, più che alla prassi del foro, cui le circostanze lo avevano sospinto, egli era chiamato al disinteresse e alla purezza della dottrina. Di qui quella sua rigidezza ed assenza talvolta di utile perspicacia che rendevano inflessibile, ma inattaccabile, il suo costume professionale. Ebbe un senso pieno delle cose e quindi una spiritualità ricca ed una interiorità insonne. Non tutti conobbero questo vigilante aspetto della sua vita per quel pelo di ironia che era solo amarezza, e non sarcasmo, ed avvolgeva le sue espressioni. E nell'amarezza tragica egli è morto senza che, a confortarlo, una mano si posasse sulle sue mani irrigidite nel freddo dell'agonia, né che sulla fronte scendesse, ad illuminarla, il bacio dei figli suoi.» Prof. Dott. Pietro Pambuffetti ('La Nazione', 21 agosto 1944 - Foligno)
Un paese colore del vino. Dramma in quattro atti e un prologo Ponti Carla - 101 Edizioni, 2020
'Un paese colore del vino' è un'opera teatrale che illustra uno spaccato di storia umbra dai primi del Novecento all'avvento del fascismo. L'ambientazione storica intende raccontare l'origine contadina dell'Umbria; il risveglio morale e civile della donna; l'ansia di rinnovamento socio-culturale vissuto nel periodo tra i primi moti contadini e le avvisaglie della dittatura fascista. La figura di Lucia, dal suo canto, rappresenta simbolicamente la difesa degli ultimi e la tutela della dignità personale, specialmente della donna, contro qualunque sopruso, ma anche il monito morale alle giovani generazioni pericolosamente in equilibrio precario tra il qualunquismo dell'effimero e il fascino indecente della nostalgia negazionista.