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Libri di Ernesto Preatoni
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La vita oltre l'euro. Esperienze e visioni di un economista pragmatico Preatoni Ernesto Mazzuca Giancarlo - Rubbettino, 2014 - Problemi Aperti
Perché da sette anni l'economia dell'Italia va a fondo? Perché alcuni Paesi dell'Unione Europea crescono, mentre altri sono sull'orlo del fallimento? Perché Francesi e Inglesi sono arrivati al punto di immaginare un referendum per liberarsi di quest'Europa? Sono le domande che i politici - italiani ed europei - sono stati costretti a porsi, quest'anno, subito dopo gli choccanti risultati delle elezioni europee. Molti di questi politici, soprattutto in Italia e in Francia, oggi pensano che l'Europa e l'euro debbano essere cambiati, oppure l'Unione rischia di implodere. Già cinque anni fa, però, un imprenditore aveva previsto quello che sta avvenendo oggi: Ernesto Preatoni. Le sue teorie, esposte sui principali quotidiani italiani - allora, quando la stragrande maggioranza di politici ed economisti tifavano per la moneta unica - avevano raccolto aspre critiche. Oggi le sue opinioni sulla moneta unica e sugli eurovincoli sono oggetto di valutazione tra i politici eletti a Bruxelles, oltre che tema di dibattito tra economisti e opinionisti in Italia. In una vivace conversazione con il direttore del Giorno. Giancarlo Mazzuca, Preatoni - con l'approccio dell'economista pragmatico, che sa unire la visione dell'imprenditore a quella dello studioso dei fenomeni economici - spiega perché quest'euro non può funzionare - e non ha mai funzionato - per l'Italia e per l'Europa, perché gli eurovincoli rischiano di farci affondare. Prefazione di Paolo Savona.
Non regalatemi una banca salvo che... Preatoni Ernesto - Rubbettino, 2017 -
Ha senso oggi, per un privato, investire in una banca italiana? Il settore - dopo anni di pulizia dei bilanci e ricapitalizzazioni mostruose - rappresenta ancora un'opportunità oppure è un rischio mal calcolato? La risposta di Ernesto Preatoni, imprenditore che ha dato il via a una carriera caratterizzata da una serie di geniali intuizioni proprio attraverso l'acquisizione e la successiva vendita di alcuni tra i più importanti istituti di credito italiani, è tranchant: le banche oggi non solo non rappresentano un affare, ma addirittura costituiscono, nella stragrande maggioranza dei casi, imprese rischiosissime quando non tecnicamente fallite. Aziende che un imprenditore coscienzioso non vorrebbe gestire neppure se gli venissero regalate. Aziende che possono essere salvate solo dallo Stato. Da qui il titolo di questo nuovo libro, in cui Preatoni racconta la ratio con la quale decise di puntare sul settore del credito negli anni '90, i successi raccolti attraverso le operazioni condotte, ma anche lo sconcerto provato, scoprendo fino a che punto si fossero deteriorati, nel giro di pochi anni, i bilanci delle banche italiane. Preatoni racconta i retroscena di un settore - quello bancario - che se l'uomo della strada ha sempre percepito come paludato e guidato da rigidi e illuminati tecnici in grisaglia, si rivela, sin dagli anni '80, nella realtà, come un insieme di imprese con a capo funzionari poco preparati, spesso guidati nelle proprie scelte dall'amicizia con questo o quel rappresentante di qualche centro di potere sul territorio. Imprese che sembrano aver fatto utili non
8 cose che avevo previsto e cinque regole per difendersi dalla volatilità Preatoni Ernesto - Rubbettino, 2016 - Varia
Se l'economia fosse una scienza esatta e non una disciplina aperta a molte opinioni, le otto tesi di Ernesto Preatoni affisse all'albo del nostro Governo 'italo-europeo' avrebbero avuto lo stesso effetto delle 95 tesi di Martin Lutero affisse sulla porta della Chiesa del Castello di Wittenberg. La 'Chiesa' degli europeisti italiani è invece riuscita a farle considerare eresie. Per fortuna, nel volgere dell'ultimo mezzo millennio, il mondo è cambiato, altrimenti Preatoni sarebbe finito al rogo e il fuoco sarebbe stato alimentato con i suoi libri e i suoi articoli, come fecero con l'apostata Serveto. Lo scisma non c'è stato e ancora domina l'Europa con le 'proprie' verità; l'euro è ancora al proprio posto e, con esso e in buona parte per esso, permane una bassa crescita reale e un'elevata disoccupazione in Italia e in gran parte d'Europa. Come ha scritto Preatoni, facciamocene una ragione e vediamo come possiamo difenderci: questo è lo scopo del suo nuovo lavoro. [...] Ciò che si proponeva e si propone Preatoni è di smuovere l'apatia di fondo della nostra classe dirigente che ancora crede che la politica praticata porti il Paese fuori dalla propria, più o meno lenta, decadenza, perché di questo si tratta, consegnandolo nelle mani di chi muoverà un ultimo passo verso il degrado. Il problema dell'Italia è l'inesistenza di un consenso attorno a un programma di rigenerazione delle prospettive di crescita economica e civile, che includa termini accettabili di permanenza nell'euro e nell'Unione europea.