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Libri di Cur Risaliti Cur Zucchi
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L'incanto di Orfeo nell'arte di ogni tempo, da Tiziano al contemporaneo. Ediz. illustrata Risaliti S. (Cur.) Zucchi V. (Cur.) - Silvana, 2024 - Arte
Il volume è dedicato a una delle figure del mito classico più famose: Orfeo. Sono presentate in queste pagine una serie di opere d'arte che spaziano dall'antichità al contemporaneo, passando per capolavori di grandi artisti come Tiziano, Parmigianino, Rembrandt, Bruegel il Vecchio, De Chirico, Redon, Cocteau, Feuerbach. fino a Melotti e Paladino, solo per citarne alcuni. L'intento è quello di mette in risalto la risonanza che la sua figura ha avuto nella civiltà occidentale, ponendo particolare accento sulle tristi e tragiche vicende che lo legano all'amata Euridice, all'Ade, al potere del suo canto e alla furia delle Baccanti. Un'eco che pervade non solo l'ambito artistico, ma anche musicale, teatrale, filosofico e letterario, come spiegato nei saggi accolti.
Chimera relocated. Vincere il mostro. Catalogo della mostra (Firenze, 28 marzo-27 aprile 2017). Ediz. illustrata Risaliti S. (Cur.) Zucchi V. (Cur.) - Officina Libraria, 2017 - Cataloghi Di Mostre
La celebre Chimera di Arezzo, un bronzo votivo etrusco degli inizi del IV secolo a.C., fu rinvenuta nel 1553 nella città di Arezzo e fu subito trasferita a Firenze per volere del duca Cosimo I de' Medici, che la fece collocare nella sala dedicata a papa Leone X de' Medici in Palazzo Vecchio, residenza del principe e sede del governo. Secondo l'intento di Cosimo, la Chimera doveva testimoniare la presunta (e desiderata) continuità del potere dai tempi dell'antica dominazione etrusca sino all'attuale governo ducale. La Chimera rimase in Palazzo Vecchio sino al 1718, quando venne trasferita nella Galleria degli Uffizi, per poi entrare a far parte, dal 1870, della collezione stabile del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Raramente uscita dal museo, la scultura è stata esposta per un mese proprio nella sala di Palazzo Vecchio dove è rimasta collocata per quasi due secoli. Il catalogo presenta saggi di approfondimento sul contesto storico-artistico della Firenze medicea, sulla fortuna dell'opera dal suo ritrovamento, sul busto di Cosimo I di Baccio Bandinelli e sulla sala di Leone X in Palazzo Vecchio.