Ronconi S Libri
Libri di Ronconi
RONCONI: tutti i Libri scritti da Ronconi in vendita online su Unilibro.it a prezzi scontati. Acquistare su Unilibro è semplice: clicca sul libro di Ronconi che ti interessa, aggiungilo a carrello e procedi quindi a concludere l'ordine
La prigione delle donne. Idee e pratiche per i diritti Ronconi Susanna Zuffa Grazia - Futura Editrice, 2020 - Saggi
Il libro prende spunto da un progetto di ricerca azione (Women in Transition - WIT) nelle sezioni femminili di due carceri della Toscana. Si è scelto di dare voce alle donne detenute, lavorando sui vissuti sì da ricostruire il filo dell'identità dentro/fuori del carcere. Sono stati individuati i meccanismi di inutile «sofferenza aggiuntiva» della quotidianità del carcere che più colpiscono le donne, oltre il dettato istituzionale della pena come sola privazione della libertà: cercando di scoprire le strategie per contrastarli, attraverso un confronto che ha coinvolto anche le operatrici e gli operatori. Da questa esplorazione della soggettività femminile hanno preso avvio i «laboratori» di self empowerment, mirati a valorizzare gli elementi di «forza» che le donne possono trovare in sé per fronteggiare lo scacco della detenzione; e chiamando il contesto sociale a «fare la sua parte» e mettere in campo risorse per poter guardare oltre il carcere. Il progetto WIT ha suggerito piste di approfondimento che il libro raccoglie: la questione della sessualità e dell'affettività dentro le mura, dall'ottica della differenza femminile; la riformabilità o meno del carcere, vista dal «paradosso» delle pratiche di empowerment in una istituzione totale. Per arrivare al quesito ultimo: quale carcere e quale pena per le donne? Prefazione di Tamar Pitch.
Recluse. Lo sguardo della differenza femminile sul carcere Ronconi S. (Cur.) Zuffa G. (Cur.) - Futura Editrice, 2023 - Saggi
Le donne rappresentano una percentuale minoritaria dell'intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, invece di garantire una migliore gestione degli istituti che le ospitano, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un'omologazione all'immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Il libro si basa su una ricerca condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, e indaga la soggettività delle donne detenute dando a esse voce, senza assecondare visioni «patologizzanti» del reato al femminile, né facili stereotipi sulla «debolezza» delle donne detenute. Al contrario, lo sforzo è di rintracciare nelle loro biografie, nelle loro autoriflessioni e valutazioni due diverse «mappe»: quella delle sofferenze, dei fattori di stress e dei momenti critici indotti dalla carcerazione, ma anche quella delle risorse, delle strategie personali, della forza che consente loro, nonostante tutto, di apprendere e immaginare un futuro. Le autrici compiono un'analisi critica dell'istituzione carcere che guarda a possibili trasformazioni: pur consapevoli dell'inevitabile sofferenza inflitta dalla detenzione, si muovono nel solco di un «riformismo disincantato», volto a contrastare la quota di «sofferenza aggiuntiva», inutile e ingiusta, basata su un insufficiente riconoscimento di diritti umani e civili inalienabili. Con l'obiettivo di promuovere una cultura e una prassi che supportino - invece di limitare o osteggiare - le strategie di «tenuta» che la differenza femminile mette in campo.
Recluse. Lo sguardo della differenza femminile sul carcere Ronconi S. (Cur.) Zuffa G. (Cur.) - Futura Editrice, 2014 - Saggi
Le donne sono una percentuale minoritaria dell'intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, invece di garantire una migliore gestione degli istituti che le ospitano, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un'omologazione all'immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Il libro si basa su una ricerca condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, e indaga la soggettività delle donne detenute dando ad esse voce, senza assecondare visioni 'patologizzanti' del reato al femminile né facili stereotipi sulla 'debolezza' delle donne detenute. Al contrario, lo sforzo è di rintracciare nelle loro biografie, nelle loro autoriflessioni e valutazioni due diverse 'mappe': quella delle sofferenze, dei fattori di stress e dei momenti critici indotti dalla carcerazione, ma anche quella delle risorse, delle strategie personali, della forza che consentono loro, nonostante tutto, di apprendere e immaginare un futuro. Le autrici compiono un'analisi critica dell'istituzione carcere che guarda a possibili trasformazioni: pur consapevoli dell'inevitabile sofferenza inflitta dalla detenzione, si muovono nel solco di un 'riformismo disincantato', volto a contrastare la quota di 'sofferenza aggiuntiva', inutile e ingiusta, basata su un insufficiente riconoscimento di diritti umani e civili inalienabili. Prefazione di Stefano Anastasia. Postfazione di Franco Corleone.