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Libri di Hallie Rubenhold
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Le cinque donne. La storia vera delle vittime di Jack Lo Squartatore Rubenhold Hallie - Beat, 2022 - Beat. Bestseller
Londra, 1887: l'anno, recitano i libri di storia inglese, del Giubileo d'Oro, il cinquantesimo anniversario dell'ascesa al trono della regina Vittoria. L'anno, però, anche di una storia che i più preferiscono dimenticare: quella di una senzatetto, Mary Ann Nichols, detta Polly, la cui identità sarebbe presto caduta nell'oblio, anche se il mondo avrebbe ricordato con grande morbosità il nome del suo assassino: Jack lo Squartatore. Polly fu la prima delle cinque vittime «canoniche» di quel noto assassino. Al suo omicidio seguì il ritrovamento, nel quartiere di Whitechapel, dei cadaveri di Annie Chapman, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes e Mary Jane Kelly. La brutalità degli omicidi, e il modo in cui il colpevole era sparito senza lasciare traccia, sconvolse Londra. Ben presto Whitechapel si riempì di sedicenti giornalisti che, in mancanza di informazioni certe da parte delle autorità, riempirono le pagine dei quotidiani di infiorettature, invenzioni e voci infondate, come quella secondo cui le pensioni di Whitechapel fossero bordelli di fatto e che quasi tutte le donne che vi risiedevano, con pochissime eccezioni, fossero prostitute. Per centotrenta anni le vittime di Jack lo Squartatore e le loro vite sono dunque rimaste invischiate in una rete di supposizioni e ipotesi inconsistenti, cosicchè oggi le loro storie portano ancora impresso il marchio che la società vittoriana ha dato loro. Una società maschilista, autoritaria e borghese in cui le donne non avevano nè voce nè diritti. Ma chi erano queste donne, e come hanno vissuto prima che la loro esistenza venisse spezzata
Le cinque donne. La storia vera delle vittime di Jack Lo Squartatore Rubenhold Hallie - Neri Pozza, 2020 - I Narratori Delle Tavole
Londra, 1887: l'anno, recitano i libri di storia inglese, del Giubileo d'Oro, dei festeggiamenti per il cinquantenario dell'ascesa al trono della regina Vittoria. L'anno, però, anche di una storia di cui pochissimi sono a conoscenza, e che i più preferiscono dimenticare: la storia di una senzatetto, Mary Ann Nichols, detta Polly, che bivaccava come tanti a Trafalgar Square. A differenza della monarca, la sua identità sarebbe presto caduta nell'oblio, anche se il mondo avrebbe ricordato con grande curiosità il nome del suo assassino: Jack lo Squartatore. Polly fu la prima delle cinque vittime «canoniche» di Jack lo Squartatore, o di quelle la cui morte avvenne nel quartiere di Whitechapel nell'East End. Al suo omicidio seguì il ritrovamento dei cadaveri di Annie Chapman, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes e Mary Jane Kelly. La brutalità degli omicidi di Whitechapel sconvolse Londra, soprattutto perché l'assassino riuscì a darsi alla macchia senza lasciare indizi circa la sua identità. Mentre il cosiddetto «autunno del terrore» volgeva al termine, Whitechapel si riempì di sedicenti giornalisti intenti a cavalcare l'onda. I giornali andarono a ruba e, in mancanza di informazioni certe da parte delle autorità, le pagine furono sommerse di infiorettature, invenzioni e voci infondate, come quella secondo cui i pensionati di Whitechapel fossero «bordelli di fatto, se non di nome», e quasi tutte le donne che vi risiedevano, con pochissime eccezioni, fossero delle prostitute. Per centotrenta anni le vittime di Jack lo Squartatore e le loro vite sono dunque rimaste invischiate in un