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Libri di Gabriele Sabrina Paola Zen
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Consulenza sociale di cura. Modello di lavoro sociale per la cura dell' identità Banzato Sabrina Paola Zen Gabriele - Streetlib, 2019
'La consulenza sociale di cura' è un testo pratico rivolto a professionisti dell'aiuto, che definisce un nuovo modello di lavoro sociale per la cura dell'identità; un approccio professionale fondamentale e concreto per orientare l'azione nell'ambito del lavoro sociale in termini 'curativi'. Chi è, in sostanza, il consulente sociale di cura? Cosa 'cura' e in che modo? Disorientamento esistenziale, cyberbullismo, violenze e conflittualità, dipendenze da gioco-web ecc. e ritualità, ikikomorismo, crisi depressive familiari/personali, e molto altro, sono solo alcuni dei disagi sociali tipici di questo momento storico in cui internet ha impattato enormemente e in cui lo smartphone ha fatto da spartiacque tra 'il tempo prima' e 'il tempo dopo'. Per trovare risposte idonee a tutto ciò è necessario rilevare e prendersi cura degli elementi ravvisabili nella difficoltà endemica da parte delle persone di crearsi e mantenere un'identità. Soffrire la crisi di identità è la risultante, infatti, di una vera e propria patologia sociale, ovvero di una condizione di disagio che la stessa società odierna produce indicando, quindi, in questa specificità l'oggetto su cui focalizzare l'azione di 'cura'. Il consulente sociale di cura valuta con la persona la sua condizione specifica nelle tre dimensioni dell'identità: identità sociale, identità da vissuto, identità reale/virtuale.
Alchimia della violenza di genere. Elementi e formule che creano uomini maltrattanti e donne maltrattate Banzato Sabrina Paola Zen Gabriele - Streetlib, 2019
È difficile in questo momento storico parlare di violenza di genere senza cadere in frasi fatte e banalità o senza rischiare di offendere la sensibilità di qualcuno: un tema oltremodo complesso per cui il solo tentare di affrontarlo espone chi lo fa al rischio del fraintendimento. C'è sempre stata violenza sulle donne? Si rileva maggiormente ora forse perché esiste una maggiore possibilità di arrivare alla denuncia? I numeri di cui si parla ora prima non interessavano? Forse prima i casi di violenza erano molti di più? Qualora ottenessimo le risposte, queste comunque non ci fornirebbero la dimensione sociologico identitaria in cui i nostri due attori maschio e femmina si trovano a muoversi nel loro presente. Nel testo è stata fatta una riflessione, partendo dall'idea che gli elementi da considerare per analizzare la violenza appaiano spesso incomprensibili o di difficile identificazione se analizzati separatamente, ma capaci di acquisire significato se presi nella loro organicità. Per questo si è deciso di accostare alla violenza di genere il termine 'Alchimia' che sembrerebbe discendere dal greco khymeia col significato di fondere, colare insieme, saldare, allegare. Alchimia e violenza, quindi, per sottolineare il fatto che quest'ultima si manifesta solo quando un insieme di elementi apparentemente disparati, nel momento in cui vengono 'colati insieme', tendono a saldarsi, fondendosi e dando origine alla violenza stessa. Queste analisi di concetto hanno portato a definire un modo di procedere professionale per il trattamento del disagio che anche gli autori di violenza si