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Libri di Alessandro Settimo
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Leggere ciò che non è mai stato scritto. Saggio sull'archeologia filosofica Settimo Alessandro - Edizioni Efesto, 2022 - Archeologia Filosofica
Se ci proponessimo di cercare una araldica impresa in cui involgere il significato, l'essenza dell'archeologia filosofica, non potremmo che rivolgerci al noto verso di Hofmannsthal: «Leggere ciò che non è mai stato scritto». Lettura paradossale, questa hofmannsthaliana - ma ineludibile. Tesa archeologicamente a regredire nel futuro, avanzare nel passato. Tra questi due movimenti, incomponibili benché complementari, ciò che si schiude, sorgivamente, è il presente. Inabitabile luogo, ancorché sempre abitato. Luogo infernale, chioserebbe Manganelli; luogo turisticamente poco frequentato, dispersivo e inattendibile, in cui si incrociano, d'altro canto, almeno in questo libro, indagini epistemologiche su Foucault, Melandri, Agamben, e divagazioni intorno a Janácek, la querelle tra antichi e moderni, la Naturgeschichte di Kant. Certo, a loro modo, bizzarrie così fatte fanno turismo, come indorati lidi, languidi banani, fumanti vulcani. «Ma, onestamente, di qual sorta di turismo stiamo parlando?».
La nostalgia del concreto. Per una genealogia del simbolico Settimo Alessandro - Edizioni Efesto, 2023 - Lumen
È in una lettera non datata, forse del '33, e destinata a Gerhard Krüger, che Jacob Klein discorre di «nostalgia del concreto». Nostalgia che allude e come in cifra o epitome compendia la dirimente questione del simbolico, della tecnica, dell'algebra. O sia quel «mirabile inganno», scriveva Fortini, «che sosteniamo tuttavia». Ma se l'oggetto che si fronteggia è inafferrabile miraggio, occorrerà per tanto valersi di una scrittura fratturata, che non celi le proprie fratture. Di una coerenza discorsiva che passi traverso deviazioni e scarti d'un asistematico procedere. Disagevole, altronde, nel pozzo imperscrutabile del passato, riesce scernere ove l'invenzione trascolori nella realtà e questa in quella si distilli. Sì che proprio da cotesta cera persa ovvero vuoto intervallo - tra invenzione e realtà, presente e passato, nostalgia del concreto e amplesso dell'assente - certa irrealtà in questo libro sembrerà soffondersi, come se mai nulla di quel che vi è ragionato fosse accaduto, come se tutto, in fondo, e proprio per che al reale aderentissimo, fosse romanzo.