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Libri di Luciano Stella
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La vita comincia ogni giorno. Il cuore è abitare tutto Stella Luciano - Colonnese, 2023 - Specchio Di Silvia
Luciano Stella in questa raccolta di poesie smaschera di ogni contraddizione il mondo che vive e che lo pone in alto e al contempo nel fondo. Espressione in una lingua rinnovata, la lirica, fatta di terra e pietre d'inciampo, s'insinua nelle pieghe della natura umana. L'energia viene dalla mancanza, dal non avere, dal lasciare andare. Con altrettanta originalità Luciano Stella elabora un dizionario che esplora in modo dinamico il rapporto tra accettazione e potere, tra stupore e amore. Un lessico fatto di parole e riflessioni che, come valore alto, segue e libera i versi.
È passato Stella Luciano - Colonnese, 2022 - Varia
Se il passato è il luogo da attraversare per compiere il viaggio del ritorno a se stessi, Luciano Stella non si sottrae all'attraversamento e utilizza la poesia come strumento giocoso con cui compiere il passaggio. I suoi versi, permea- ti di spiritualità e dolcezza, si ripetono in ritmi dalla forte carica espressiva. Il linguaggio visionario, lo stile ricco di assonanze e accumuli, sono un magma che magicamente prende ogni volta forma e assorbe il lettore in un universo libero in cui la strada e l'arrivo sono due metà dello stesso cielo. Ogni visione celebra la bellezza, esalta l'eternità personificata da un fratello fisico e immaginario, invocato e perduto, compagno e antagonista che, altrove e oltre, restituisce la purezza.
Vite dei filosofi all'asta-La morte di Peregrino. Testo greco a fronte Luciano Di Samosata Stella M. (Cur.) - Carocci, 2007 - Biblioteca Medievale
Tra le 'Vite dei filosofi all'asta' e 'La morte di Peregrino' si apre una medesima scena e si svolge, al contempo, una medesima vicenda del pensiero: è un teatro e una storia della mimesi, con la giostra - un po' folle e bislacca - delle copie, delle imitazioni, dei simulacri che danzano ormai liberi e festeggianti sulla morte, inequivocabilmente definitiva, della verità. Il grande cadavere è quello della filosofia platonica e di tutte le filosofie che, sulle orme di Platone, hanno voluto porsi sul piedistallo della virtù e della conoscenza vera. Così Luciano, il grande scrittore di Samosata (II secolo d.C.), mette in vendita, anzi in svendita, tutte le filosofie possibili sulla piazza del mercato ed erige un grande rogo su cui, simbolicamente, con l'impostura di Peregrino, sale anche tutta quella vanagloria filosofica che ha spirato con potenti soffi di alterigia per secoli e secoli. Da queste ceneri possono così rinascere la scrittura e il racconto, liberati dai sequestri e dalle ipoteche della verità e della virtù, del bene e della politica. Ha l'aria della vendetta, tutto ciò, e lo è certamente. Ma è anche qualcosa in più. Questa scena, allestita da Luciano tra le 'Vite' e il 'Peregrino', è una delle riflessioni più profondamente filosofiche che sia dato di leggere sul 'ragno implicito' di ogni filosofia: l'ipocrita recita dell'esemplarità. Se poi questa recita ha già trovato dei pericolosi eredi, come i cristiani...