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Libri di Daniel Tatarsky
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Subbuteo. Storia illustrata della nostalgia. Ediz. deluxe. Ediz. illustrata Tatarsky Daniel - Qredizioni, 2021 - Qr
L'estetica del calcio non può che essere vintage. Il suo sentimento è la nostalgia, il suo strumento il Subbuteo. Il calcio vero è il gioco più bello del mondo e il Subbuteo non è meno vero. Questo libro racconta la storia ufficiale e tutti i segreti di una indimenticata meraviglia del Novecento. Dagli inizi nel garage del suo inventore, Peter Adolph, ai fasti del lussuoso kit Monaco, dalle fragilissime prime figure di celluloide al genovese Andrea Piccalunga, campione del Mondo dal dito magico assicurato a suon di milioni, Subbuteo ci ripaga almeno un po' del danno subito. 'Quando ero bambino il campo da Subbuteo veniva posato sul pavimento oppure direttamente sul tappeto. Avendo una moquette abrasiva come la carta vetrata, io e i miei fratelli usavamo degli speciali cuscini da Subbuteo per cercare di minimizzare il consumo delle ginocchia mentre strisciavamo intorno al campo. Si disputavano perennemente campionati e coppe tra noi e i nostri amici. Divennero tanto popolari che a un certo punto dovemmo limitare il numero delle persone che venivano semplicemente a vederli. Si faceva accomodare la folla in eccesso in un'altra stanza, dove veniva trasmessa la radiocronaca della partita in corso attraverso i nostri nuovissimi walkie-talkie.'
Subbuteo. Storia illustrata della nostalgia. Ediz. illustrata Tatarsky Daniel - I Libri Di Isbn/Guidemoizzi, 2007 -
Colla, cartoncino e fil di ferro, figurine e vecchi soldatini: era il 1946 e in Inghilterra Peter Adolph si dilettava a costruire le prime miniature dei calciatori. L'idea del Subbuteo nasceva così. Nel 1966 venivano ricreate le sedici squadre del Campionato del Mondo, mentre già nel 1980 i giocatori di Subbuteo erano diventati sette milioni. Daniel Tatarsky ripercorre dalle origini a oggi la storia di un'impresa e di un'utopia: dall'ipotesi che fosse possibile 'subbuteizzare' qualsiasi evento del mondo reale, fino al momento in cui, incalzato dalla concorrenza dei videogame, il gioco è stato ritirato dal mercato.
Subbuteo. Storia illustrata della nostalgia. Ediz. illustrata Tatarsky Daniel - I Libri Di Isbn/Guidemoizzi, 2012 -
'Quando ero bambino, non c'era da vergognarsi ad avere mal di schiena e ginocchia doloranti. Perché anche se ufficialmente il gioco si chiama Calcio da tavolo Subbuteo, conoscevo pochissima gente che ci giocava davvero sul tavolo. E di gente che ci giocava ne conoscevo parecchia. Il campo da Subbuteo veniva posato sul pavimento oppure direttamente sul tappeto. Avendo una moquette abrasiva come la carta vetrata, io e i miei fratelli usavamo degli speciali cuscini da Subbuteo per cercare di minimizzare il consumo delle ginocchia mentre strisciavamo intorno al campo. Si disputavano perennemente campionati e coppe tra noi e i nostri amici. Divennero tanto popolari che a un certo punto dovemmo limitare il numero delle persone che venivano semplicemente a vederli. Si faceva accomodare la folla in eccesso in un'altra stanza, dove veniva trasmessa la radiocronaca della partita in corso attraverso i nostri nuovissimi walkie-talkie. All'inizio del ventunesimo secolo il Subbuteo è ancora popolare. Ci sono migliaia di siti web dedicati alla glorificazione del signor Adolph e dei suoi omini di plastica, e in tutto il pianeta si tengono ancora campionati cinquant'anni dopo che Peter Adolph presentò al mondo quel suo gioco dal nome strano. Forse non sorprende che a organizzare e disputare questi tornei siano uomini adulti, ma segnali rivelano che una nuova generazione di bambini sta iniziando a interessarsi al gioco.'