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Valutare per apprendere. Capitale sociale e teoria del programma Torrigiani Claudio - Franco Angeli, 2010 - Valutazione. Teoria, Metodol. E Ricerca
La valutazione si va configurando sempre più come una forma di apprendimento, per il numero crescente di attori sociali impegnati nella produzione di politiche pubbliche. Essa permette, infatti, di riflettere in modo critico e costruttivo sugli esiti, sul processo attuativo e sugli stessi obiettivi perseguiti, producendo apprendimenti di secondo livello (double loop learning), la cui portata è legata anche alla pluralità di approcci, metodologie e strumenti utilizzabili. Il concetto di capitale sociale, inteso come insieme di conoscenze, informazioni e interpretazioni messe in comune dagli attori sociali in relazione, offre potenzialità di rilievo per la lettura del processo di programmazione-valutazione e per comprendere se e come la valutazione possa contribuire al miglioramento delle politiche e rafforzare una cultura condivisa tra gli attori. La natura dinamica e mutevole dei contesti in cui le politiche pubbliche sono attuate implica continue e inevitabili modifiche nei modi di lettura dei problemi e delle loro possibili soluzioni. Attori sociali diversi hanno spesso punti di vista differenziati che, attraverso interazioni reciproche, essi continuano a ridefinire. La confrontabilità e compatibilità dei frame cognitivi è fortemente condizionata da tipo e intensità delle relazioni tra gli attori, che costituiscono il presupposto strutturale per la produzione e l'uso del capitale sociale.
Formazione integrata e competenze Torrigiani Chiara Van Der Vliet Iris - Carocci, 2002 - Biblioteca Di Testi E Studi
La globalizzazione, la rapida evoluzione delle società, l'intensa differenziazione dei processi tecnologici e organizzativi, la razionalizzazione economica impongono a qualsiasi Stato un investimento massiccio nelle risorse umane e un adeguamento qualitativo e quantitativo delle politiche formative. Da qualche anno anche l'Italia ha imboccato la strada che altri paesi, talvolta già da tempo, hanno iniziato a percorrere e che documenti autorevoli ed ormai classici dell'Unione europea hanno disegnato almeno da un decennio: il lifelong learning, ovvero l'apprendimento, ma anche la formazione, durante tutto l'arco della vita. Il presente volume fornisce un ampio panorama delle normative nazionali ed europee, nonch una chiarificazione sulle strategie di riconoscimento delle competenze ed esperienze concrete di percorsi formativi integrati. Rendere efficace una tale politica significa creare una cultura ed una pratica professionale e, allo stesso tempo, predisporre misure giuridiche per la valutazione, la valorizzazione e il riconoscimento dei risultati di apprendimento. Forse per la prima volta è necessario che gli operatori di tutti i segmenti del sistema formativo integrato comincino a darsi una comune strategia e a costruirsi una professionalità condivisa.