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Libri di Benedetto Vecchi
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Tecnoutopie Vecchi Benedetto - Deriveapprodi, 2022 - I Libri Di Deriveapprodi
Internet alimenta utopie di mondi perfetti, ma anche le distopie di un mondo in crisi permanente con le caratteristiche dell'apocalisse sociale, culturale e ambientale. Internet è un mezzo di produzione nonché una infrastruttura globale. È diventata una risorsa pervasiva del vivere in società, ma fornisce anche la nuova materia viva di un immaginario che invoca con disinvoltura la fusione tra macchine digitali e cervelli umani: sogno o incubo di una frontiera elettronica in cui si può spacciare per futuro prossimo la possibilità di una società dell'abbondanza per immortali che hanno reso il corpo e la materia organica residui passivi di un passato scandito dalla penuria. Cambia così il mondo del lavoro, dove uomini e donne sono ingabbiati in bacini deterritorializzati, dove i konwledge workers convivono con facchini della logistica, ricercatori, «creativi» e operai industriali. Quello del web è cioè l'universo concentrazionario della precarietà. Internet è però anche l'atelier dell'opinione pubblica, fiorente settore produttivo saldamente nelle mani dei social network, potente e permanente dispositivo di controllo sociale. Internet è il paradigma di quel capitalismo che alterna promesse di libertà e costituzione di confini e muri che segmentano e rafforzano le differenze di classe su scala planetaria. Le forme di resistenza vanno dunque cercate in quella totalità concreta che ha vaporizzato le frontiere tra la realtà dello schermo e quella fuori.
La rete dall'utopia al mercato Vecchi Benedetto - Manifestolibri, 2015 - Ecommons
Megafono dei movimenti o strumento del controllo statale sulla vita dei cittadini? Regno della partecipazione libera e della politica 'dal basso', o terra di conquista delle grandi corporazioni digitali? Luogo di una cooperazione sociale autonoma e della produzione collettiva di conoscenza o grande serbatoio di dati e informazioni al servizio di un mercato intento a monitorare e sfruttare ogni aspetto e ogni dettaglio delle nostre vite? L'autore ripercorre attraverso l'esame di una vasta letteratura le diverse interpretazioni che della rete hanno dato nel corso degli anni filosofi, sociologi, specialisti del mondo digitale, mediattivisti, mettendo in luce le ambivalenze, i conflitti, le tensioni che hanno attraversato la storia di Internet. Lo scopo di questa indagine è però soprattutto quello di illuminare la relazione tra il mondo virtuale e quello reale, per dimostrarci che non vi è più un dentro e un fuori, ma una cultura, un modo di vita e di produzione, nel quale i confini tra lo schermo e il mondo che lo circonda sono sempre più aleatori. Ed è proprio questo intreccio a costituire oggi il teatro obbligato del nostro agire.
Il capitalismo delle piattaforme Vecchi Benedetto - Manifestolibri, 2017 - Inbreve
Amazon, Google, Facebook sono imprese globali che hanno il loro business su Internet. Sono cioè piattaforme digitali preposte a una serie di attività produttive che si svolgono sul Web. Ma sono piattaforme digitali anche quelle usate dalle società che organizzano le infrastrutture della logistica. Sono espressione di un modello di capitalismo che si sta affermando su scala mondiale e che ha nella finanza non solo un polmone monetario, ma un dispositivo di governance dei flussi di informazioni, di dati e di merci. Come ogni modello di business, prevede modalità specifiche di governo del lavoro, dove la massima precarietà convive con lo sfruttamento delle competenze più diverse che si riflette nella proliferazione delle forme contrattuali.