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Libri di Paolo Verlengia
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Nell'ora puntuale Verlengia Paolo - Nulla Die, 2022 - I Canti
Istantanee di gesti quotidiani, fotografati nell'attimo in cui riflettono la luce del senso, ma anche azioni e immagini che raccontano i momenti in cui il senso si smarrisce. I versi di 'Nell'Ora Puntuale' registrano i moti contraddittori dell'interiorità alla stregua dei ritmi con cui si manifesta la natura, la potenza sapienziale delle stagioni. E poi il viaggio come rito di rinnovamento che spezza l'illusione di un tempo lineare e riconnette con il principio di circolarità. Il tempo non invecchia, ma rigenera costantemente. I giorni non radicano certezza, ma aprono alla scoperta, all'incontro elettivo, non forzato, non casuale: nell'ora puntuale.
Drammaturgie dell'ombra Verlengia Paolo - Tabula Fati, 2022 - Proscenio
Cinque testi teatrali molto diversi tra di loro, che pur si determinano semanticamente l'uno con l'altro alla stregua di cinque variazioni sul tema. Dal genere noir, riscritto e rimodulato continuamente nella trilogia iniziale, all'umbratilità del reale, resa secondo voci e visioni, echi e sospiri nei due testi che concludono la raccolta. La fluidità dell'io nel tempo contemporaneo si rifrange in una pluralità di stili e di generi: il dialogo scoppiettante e surreale de 'La Tabaccheria' si apre ad un tempo più dilatato in 'Indagine al civico 13' e 'Francesca, eppure' innescando una spirale avvolgente di ambiguità e mistero, fino al dripping drama, ovvero alla pura liquidità della parola che caratterizza due testi come 'L'Altra città' e 'L'Appuntamento', sospesi tra la frammentarietà della comunicazione nell'epoca dello smartphone e una sua insopprimibile vocazione alla codificazione, alla ricerca di senso. Teatro, dunque, come laboratorio sull'oggi. Messinscena come visione tramite i corpi di ciò che corpo non ha, o non possiede ancora. Drammaturgia come territorio in cui la lingua condensa il tentativo di comprendere una realtà tremula, indecifrabile, talvolta perturbante.
Parola di Václav Havel. Teatro, rock e resistenza dietro il Muro di Berlino Verlengia Paolo - Solfanelli, 2020 - Athenaeum
Il libro fotografa un periodo assolutamente decisivo per la trasformazione della società occidentale, ovvero l'arco temporale compreso tra 1968 e il 1989, con la caduta del Muro di Berlino. In primo piano, la figura di Václav Havel come drammaturgo e le vicende oscure che hanno investito le sue opere. Sullo sfondo, personaggi straordinari come Tom Stoppard, Kenneth Tynan, Joe Papp, Klaus Junker o Vera Blackwell, la prima traduttrice di Havel in lingua inglese. Ne viene fuori un quadro da spy story, in una Praga kafkiana dove agiscono gli agenti della StB (la polizia segreta cecoslovacca) e gli operatori della DILIA (l'agenzia addetta alla censura). In un tale sistema, scrittori, editori e traduttori diventano figure sospette e vengono trattate come vere e proprie spie internazionali. Ma se era possibile 'bruciare' i libri e chiudere i teatri, più difficile era fermare la musica e le onde radio. Havel intuì subito che la battaglia per la libertà e per la democrazia passava anche tramite la musica rock...