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Libri di Massimo Verzella
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«Hid as worthless rite». Scrittura femminile nell'Inghilterra di re Giacomo: Elizabeth Cary e Mary Wroth Verzella Massimo - Aracne, 2007 - Studi Di Anglistica
Partendo da alcuni assunti fondamentali della critica femminista, questo studio è dedicato a due scrittrici inglesi attive nel periodo tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, contemporanee di Shakespeare, fra le primissime a dare alle stampe le proprie opere. Si tratta di Elizabeth Cary e Mary Wroth. La prima è autrice di un closet drama di argomento storico, The Tragedy of Mariam (Londra 1613), la seconda di un volume contenente il poema Urania e la raccolta di sonetti Pamphilia to Amphilanthus (Londra 1621). Al centro dell'indagine vi è la ricostruzione della vita e la voce di queste donne che, tra opposizioni e resistenze di padri e mariti, riescono a dare spazio alla propria vocazione, unendo espressione e ribellione. La migliore sovversione sta nel distorcere i codici, non nel distruggerli. È questa la consapevolezza che si agita dietro la loro scelta di aderire alla tradizione al fine di rinnovarla, di filtrare la realtà attraverso la memoria di altri testi per mettere a fuoco lo scarto fra le invariabili culturali del proprio tempo e le emergenti istanze femministe.
Samuel Butler. Disegni narrativi e figure del paradosso Verzella Massimo - Carocci , 2009 - Lingue E Letterature Carocci
Cultore di filosofia, scienza, diritto, letteratura, musica e pittura, Samuel Butler usa il paradosso come strumento di indagine del reale, arma con cui dichiarare guerra ai dogmi e alle certezze vittoriane, che si tratti delle verità di fede o delle ortodossie scientifiche (il darwinismo), del culto della famiglia o del progresso tecnologico. Il libro ricostruisce la figura di questo protagonista della cultura inglese di fine Ottocento, per il quale le teorie scientifiche e le verità di fede, i valori morali e le opinioni comuni dei vittoriani non erano altro che il prodotto dell'esigenza di adattare l'esperienza a schemi precostituiti. Di qui il ricorso alla satira decostruttiva nei romanzi 'Erewhon' (1872) e 'The way of all flesh' (1903); di qui, ancora, il ricorso al paradosso quale strumento di indagine del reale, arma dialettica da opporre alle certezze, che si tratti delle verità di fede o delle ortodossie scientifiche, del culto della famiglia o0 del progresso tecnologico.