Orgoglio Wharton William   -  Feltrinelli, 1987  -  I Narratori

Il tempo: il 1938, alle soglie della seconda guerra mondiale. Il luogo: una piccola località di vacanza sulla costa del New Jersey. I protagonisti: un padre e suo figlio di dieci anni, uno stunt-man che lavora in un luna park e un leone addomesticato. Il giovane padre è Dick Kettleson che durante la breve vacanza familiare sa di dover prendere una decisione di vitale importanza. Dick è un lavoratore serio e onesto, attivamente impegnato nel sindacato, ma qualche giorno prima di partire suo figlio è stato fermato per strada da due uomini che gli hanno consegnato un biglietto minatorio. Ora Dick non sa se ignorare la minaccia e continuare nell'attività sindacale o smettere. La sua storia, narrata dal figlio, è la storia di un uomo in crisi che non vuole rinunciare al suo orgoglio, l'orgoglio di chi ha un atteggiamento morale da difendere e da trasmettere. Lo stunt-man è Sture Modig. Ex ragazzo prodigio, la sorte si è accanita su di lui senza riuscire a piegarlo. Sture Modig è un uomo che non si tira indietro, né dalla moglie che lo tradisce né dal lavoro ingrato e pericoloso che gli dà appena il necessario per sopravvivere. L'orgoglio è per lui continuare a impegnarsi come quando era più giovane e tutto gli riusciva. E poi c'è il leone, Tuffy, per cui orgoglio significa appartenenza, senso del branco, e partecipazione volontaria e non sottomessa alla vita di chi lo ha raccolto cucciolo. Nella cittadina inondata di sole, le loro vite si incontrano e da quell'incontro usciranno trasformate. Scrittore 'morale' per eccellenza, attento ai sentimenti, Wharton traccia un'immagine reale e commossa dell'America post-depressione in un romanzo denso e appassionante che è al tempo stesso un'epopea dell'uomo semplice, del solitario che non sa piegarsi ai compromessi imposti da una società aliena da qualsiasi comportamento eccentrico, e una grande saga familiare.

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