Arte Antica Cataloghi Libri
Libri pubblicati nella collana Arte Antica Cataloghi con argomento Beni Culturali E Ambientali
Le arti della salute. Il patrimonio culturale e scientifico della sanità pubblica in Emilia Romagna. Ediz. illustrata Camparini G. (Cur.) Lippi G. (Cur.) Guarino M. (Cur.) - Skira, 2005 - Arte Antica. Cataloghi
Le Arti della Salute nasce da un complesso progetto di studio, catalogazione e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e scientifico di proprietà delle Aziende Usl e Ospedaliere dell'Emilia-Romagna. Si tratta di una pluralità di beni - architettonici, artistici, storici, documentari, librari, scientifici - spesso di grande valore, che rappresentano nel loro insieme una preziosa testimonianza della storia sociale, sanitaria e culturale della regione. Il volume, catalogo dell'esposizione allestita nei due antichi ospedali bolognesi della Vita (oggi Museo della Sanità e dell'Assistenza) e della Morte (l'attuale Museo Civico Archeologico), presenta circa 250 opere normalmente conservate nelle sedi aziendali o depositate presso musei.
Il museo universale. Dal sogno di Napoleone a Canova. Ediz. a colori Curzi V. (Cur.) Brook C. (Cur.) Parisi Presicce C. (Cur.) - Skira, 2017 - Arte Antica. Cataloghi
A distanza di due secoli dal rientro delle opere d'arte requisite dai commissari napoleonici nei territori degli Stati italiani tra il 1796 e il 1814, un gruppo di studiosi ripercorre, in questo volume, la vicenda storica e rilegge criticamente un evento complesso e contraddittorio nelle sue motivazioni politiche e culturali. La spoliazione di opere d'arte dei territori interessati dalla conquista militare non è di certo una novità quando le truppe francesi, nell'aprile del 1796, invadono l'Italia. E tuttavia un fatto inedito che il prelievo dei beni venga fatto rientrare in alcuni casi tra le clausole dei trattati di pace e che una commissione, composta da esperti, sia incaricata di selezionare i materiali da inviare al nascente museo del Louvre, concepito come 'museo della libertà'. Si tratta, in definitiva, di un'operazione che fin dall'avvio intende sottrarsi alla logica di usurpazione, propria di un esercito vincitore, per apparire piuttosto come l'attuazione di un diritto acquisito, sulla spinta di nuovi principi e ideali politici. Dietro tale ottica è possibile recuperare tutto il peso della tradizione artistica italiana, avvertita come elemento di un'identità collettiva nel momento in cui si fa strada, in Europa, la coscienza del bene culturale quale risorsa impareggiabile di pubblica utilità.