Saggi Psicologia Libri
Libri pubblicati nella collana Saggi Psicologia con argomento Cervello
Prossime uscite LIBRI Collana SAGGI PSICOLOGIA in Libreria su Unilibro.it:
9791255741077 Pensa come uno scienziato missilistico
9791255741060 Avventure grandi e piccole per cambiarti
9791255741022 Psicoterapia con pazienti difficili
9791255740957 Il sesso nel cervello
9791255740841 Mi ami ancora?
9791255740780 Qual è il tuo obiettivo?
9791255740667 Sopravvissuto. La mia esperienza a Bibbiano
Cervello alto e cervello basso. Perché pensiamo ciò che pensiamo Kosslyn Stephen M. Miller G. Wayne - Bollati Boringhieri, 2015 - Saggi. Psicologia
Sono così tanti i libri su questo tema che i due autori, consapevoli della cosa, si chiedono fin dalla prima pagina: «Perché un ennesimo libro sul cervello?». E con buon senso dell'umorismo si rispondono da soli, baldanzosi: «Perché questo è diverso». Se Stephen Kosslyn fosse una persona qualunque non ci sarebbe da fidarsi molto, ma dal momento che secondo Steven Pinker «Kosslyn è uno dei più grandi scienziati cognitivi a cavallo tra i nostri due secoli» vale invece la pena di capire meglio. Il fatto è che molti libri sul cervello ripropongono troppo spesso acriticamente miti del passato, dandoli per scontati e ignorando che nei laboratori più avanzati da molto tempo il vento è cambiato. Uno di questi miti, forse il più ripetuto e tenace, sostiene che il cervello è diviso in «emisfero destro» e «emisfero sinistro», e che le due metà fanno cose differenti: la parte sinistra è analitica e logica, la parte destra è artistica e intuitiva. Pensiamo di saperlo tutti, lo diamo per scontato, ma non è vero. Si tratta in effetti di una semplificazione grossolana, e se per caso avete appena fatto un test per capire quale delle due metà di voi sia la più sviluppata sappiate che avete solo sprecato del tempo. Ecco allora che Stephen Kosslyn, aiutato da Wayne Miller, ci propone invece un cervello «alto» e un cervello «basso». Sembra una provocazione, e in parte lo è. Il cervello in realtà non si lascia dividere tanto facilmente, ma è vero che contiene aree che fanno cose diverse, il cui sviluppo relativo determina molto di ciò che pensiamo e sentiamo. È questa la «teoria delle modalità c