Saggi Libri
Libri pubblicati nella collana Saggi Giardini (descrizione, storia, ecc.)
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9788899126810 Amore reciproco? Riflettere con filosofia sulle relazioni d'amore
9788899126803 L'arcivernice. Pensieri inattuali sulla modernità
E il giardino creò l'uomo. Un manifesto ribelle e sentimentale per filosofi giardinieri De Précy Jorn Martella M. (Cur.) - Ponte Alle Grazie, 2012 - Saggi
Il giardino: ultimo rifugio della spiritualità e della poesia; ultima frontiera al di qua della barbarie e dell'alienazione; ultima utopia - ma un'utopia pratica, tangibile. Questi i temi che il giardiniere-filosofo Jorn de Précy - attivo a cavallo fra Otto e Novecento e di cui poco si sa, ma che è da sempre oggetto di venerazione da parte degli appassionati - ha riunito nel suo "E il giardino creò l'uomo". Questo scritto vibrante è soprattutto il manifesto di un'idea del giardino che l'autore riuscì a realizzare nella sua tenuta di Greystone, nell'Oxfordshire; un'idea straordinariamente attuale e ancora, nella sostanza come nella forma, rivoluzionaria, quella del giardino selvatico. Nel fare il giardino, l'uomo - sostiene de Précy - deve restare in ascolto della natura, del genius loci, non forzare ma assecondare le forze che vi operano, mettendosi al loro servizio e riallacciando così il legame con il mondo naturale; il quale lo ripagherà regalandogli il piacere più compiuto e nello stesso tempo inesauribile, lo spettacolo della vita e delle stagioni. Trattato di storia dei giardini, memoir e nello stesso tempo appassionato pamphlet politico, "E il giardino creò l'uomo" è anche il ritratto di un uomo originale e, a suo modo, enigmatico; al termine della lettura ci sembra di vederlo scomparire lungo uno dei sentieri dell'amato Greystone, a raggiungere gli dèi che si celano tra le sue piante.
Sakuteiki. Annotazioni sulla composizione dei giardini Di Felice P. (Cur.) - Le Lettere, 2001 - Saggi
Sakuteiki. Annotazioni sulla composizione dei giardini - Le Lettere
La poesia dei giardini Lichacev Dimitrij S. Raffetto A. (Cur.) - Einaudi, 1996 - Saggi
L'arte dei giardini come specchio delle concezioni artistiche di un'epoca e di un paese, e i suoi rapporti con le opere letterarie. Dal Medioevo all'Ottocento, l'arte di creare parchi si è espressa con linguaggi sempre diversi, che sono stati lo specchio di concezioni estetiche, filosofiche e politiche in perenne mutamento. Lichacev dimostra come i giardini vanno sempre riportati a precise correnti artistiche, e come attraverso di essi prenda forma il legame tra due fondamentali settori dell'estetica, quello della visione e quello della parola e della musica, che convergono nel determinare lo stile e lo spirito delle varie epoche.