Bur Saggi Libri
Libri pubblicati nella collana Bur Saggi di Ean 9788817034
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9788817193542 Mondo Nutella. 50 anni di innovazione
9788817174527 Whatever It Takes. Mario Draghi In Parole Sue
9788817096324 Lo specialista
9788817092982 La grande scommessa
La fabbrica degli ignoranti Floris Giovanni - Rizzoli, 2009 - Bur Saggi
Il manager strapagato che incita a vincere come fece Napoleone a Waterloo, l'avvocato che scrive 'l'addove', il politico secondo cui Darfùr è il dialetto per dire 'sbrigati'. La nostra classe dirigente è composta da mostri? La ben più dura realtà è che non sono più ignoranti della media. Questo clamoroso fallimento culturale ha un colpevole: la scuola. Per ogni persona che non capisce o non si fa capire c'è infatti un professore senza prospettive, un laboratorio senza apparecchiature, un preside senza portafoglio e una sfilza di ministri che hanno accumulato riforme sempre più inutili. Non può pretendere di avere un futuro un Paese in cui non si rispetta l'istituzione che forma i cittadini. In cui si guadagna meno a insegnare che a pulire i pavimenti, e i bravi docenti vengono ricompensati con carriere immobili. 'Siamo allo stadio di zoo umano', commenta sconfortata una prof, ma di chi è la colpa? In questa inchiesta sui mali della scuola e dell'Università italiane Giovanni Floris non risparmia fatti, numeri e situazioni allucinanti. Dall'asilo di Napoli che non apre perché mancano i bidelli fino all'istituto friulano che ogni anno cambia l'intero corpo docente (precario). Un libro di denuncia e insieme un atto d'amore verso una scuola di nobile tradizione, piombata in un Medioevo di strutture fatiscenti e insegnanti girovaghi come braccianti. Di fronte al declino della convivenza civile, della vita politica, dell'innovazione culturale, è ora che torniamo tutti sui banchi.
Ritorni di fiamma. Augusto, Virgilio, Ovidio e altri classici Andreotti Roberto - Rizzoli, 2009 - Bur Saggi
'Pensare che sui marmi di Roma si siano posate le impronte di duemila anni può dare un'emozione mentale.' Per questo, indagare sulla fortuna della Roma antica costituisce una via privilegiata per capire che cosa ha reso e rende classico un classico. Riproducendo le molte sfumature che già avevano dato luce ai suoi 'Classici elettrici', Roberto Andreotti accompagna il lettore in un viaggio attraverso una tradizione che si scopre non pura o ideale, ma carica di contraddizioni. Un commento alle Metamorfosi riesce così a svelare le ragioni profondamente letterarie del revival di Ovidio. Una nuova traduzione delle Egloghe virgiliane si confronta con la pastorale 'di lotta' di Seamus Heaney. Una biografia di Marco Aurelio smaschera i fraintendimenti convenzionali sull'imperatore-filosofo... In una esposizione 'alla seconda', la riemergente voga delle testimonianze letterarie e figurative antiche è esaminata a partire dalla loro, talvolta oscillatoria, ricezione novecentesca, per arrivare ai giorni nostri. Le interpretazioni canoniche vengono così evocate e discusse mettendo in asse autori classici, interpreti moderni e lettori contemporanei, fondendo senza soluzione di continuità la filologia, la storia della tradizione e la cronaca esistenziale.
Gli abitatori del tempo. La struttura dell'Occidente e il nichilismo Severino Emanuele - Rizzoli, 2009 - Bur Saggi
Il pensiero di Emanuele Severino è considerato una reale e radicale alternativa alla cultura dominante, e il suo ragionamento 'sempre aperto' elude ogni possibilità di essere ridotto alle categorie di un qualche sistema. Questo libro analizza la struttura della civiltà occidentale, che permea ogni elemento, specifico e particolare, della nostra storia. La struttura dell'Occidente è la volontà che le cose siano tempo, e quindi siano niente. 'Il tempo' dice il filosofo 'non è la novità del pensiero cristiano e della cultura moderna, ma è ciò che il pensiero greco ha pensato per primo, una volta per tutte, e che come tecnica domina ormai incontrastato su tutta la terra. Tanto più incontrastato quanto più inesplorato nel suo senso autentico.' Così, gli abitatori del tempo sono le forme di cultura, le istituzioni sociali, gli individui, le masse e i popoli che alla struttura dominante via via sono stati sottoposti. E che, nell'alienazione estrema che si esprime formalmente nella fede, si mantengono al di fuori del luogo della Necessità dove solo si può trovare il nostro senso più autentico.