Code Di Fuoco Libri
Libri pubblicati nella collana Code Di Fuoco
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I compagni di settembre Vigevani Alberto - Endemunde, 2013 - Code Di Fuoco
All'indomani dell'8 settembre, in un paese 'abbandonato a sé, senza armi, senza capi, tradito', un giovane artista lascia in città la moglie e un figlio appena nato, per unirsi a un piccolo gruppo di partigiani in montagna. Il romanzo è il fedele resoconto di questa scelta: i primi cauti contatti, la distribuzione delle armi, i turni di guardia, gli scontri a fuoco, i rastrellamenti, il pensiero della morte che non dà tregua. 'Riuscirò a non avere paura?' si chiede il protagonista 'troverò la serenità di rischiare tutto, magari di essere fucilato?' Con uno stile asciutto e già neorealistico, Vigevani registra la ferocia delle imboscate, l'infamia dei delatori, le viltà dei possidenti in fuga, i dubbi e gli ardori di un ventenne borghese confrontato con la necessità di uccidere e di salvare la pelle. Ripubblicato da Endemunde a 70 anni dall'inizio della Resistenza, 'I compagni di settembre' restituisce al lettore di oggi 'l'aria, il tono e la passione di quelle giornate tremende' (Franco Fortini) e, in Appendice, l'irripetibile felicità che traspare dalle cronache della Liberazione, scritte da Vigevani per 'l'Avanti!' tra l'aprile e il maggio del '45.
Confessioni di un boia Marquand Henri E. Gambarotta G. (Cur.) - Endemunde, 2012 - Code Di Fuoco
Volete passare una serata con un boia? Sapere che cosa succedeva davvero sui patiboli e come si comportarono davanti alla ghigliottina alcuni personaggi famosi della storia? Allora questo è il libro per voi. Lo ha scritto nel 1875 un giornalista francese, Henri E. Marquand, amico di Victor Hugo e animatore, assieme a lui, di una campagna per l'abolizione della pena di morte. Seguendo il pensiero di Cesare Beccaria, essi la ritenevano non solo inumana ma soprattutto inefficace come deterrente per i criminali. Per documentarsi sugli orrori delle esecuzioni capitali (spesso precedute da torture e supplizi ferocissimi), Marquand ha intervistato Henri Sanson, penultimo boia di Parigi. E Sanson aveva molti ricordi da raccontare...
Duellante e gentiluomo Angelini Achille - Endemunde, 2012 - Code Di Fuoco
Prima nell'esercito austriaco, poi con i Savoia in tutte le guerre d'Indipendenza, Achille Angelini aveva un carattere focoso e reagiva alle offese sfidando gli avversari a duello. Dopo aver ucciso un uomo e averne ferito un altro, venne allontanato dall'esercito. Così si dedicò alla stesura di questo Codice cavalleresco per spiegare ai gentiluomini (soltanto a loro era consentito di lavare nel sangue le offese) tutte le regole della singolar tenzone. Su pagine intrise di un involontario umorismo, cataloga, elenca, codifica i vari tipi di affronti (offesa grave, gravissima e persino atroce) per poi passare alla scelta dei padrini, delle armi e del modo di servirsene. Una lettura coinvolgente che termina sui micidiali duelli a oltranza, che si concludono soltanto con la morte di uno dei contendenti.