Le Glorie Di Agira Libri
Libri pubblicati nella collana Le Glorie Di Agira
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La zolfara. Dramma in tre atti Giusti Sinopoli Giuseppe - Gaeditori, 2018 - Le Glorie Di Agira
Giuseppe Giusti Sinopoli (1866-1923) nacque ad Agira, in provincia di Enna. Da ragazzo pubblicò versi d'ispirazione patriottica. In seguito si avvicinò al teatro: prima come attore (fu capocomico al Machiavelli di Catania) e poi come autore. Nel frattempo si diplomò e si sistemò come maestro elementare nel comune di Nissoria; da Agira ove risiedeva, ogni giorno percorre, per recarsi al lavoro, la stessa trazzera degli zolfatari. Dall'esperienza diretta del Giusti con la dura vita delle miniere di zolfo trae spunto la zolfara. Uomini, consunti dalla disumana fatica, avviliti dalla miseria, incapaci ormai quasi di sperare e di avere fiducia, ne sono protagonisti. Dal dramma, nel 1912, è stato estrapolato un film muto diretto da Alfredo Robert. GAEditori, ne ristampa l'edizione integrale per contribuire alla salvaguardia della storia e dell'arte di Agira.
Le nuove oche del Campidoglio ossia una seduta del nuovo consiglio comunale Contessa Orazio - Gaeditori, 2017 - Le Glorie Di Agira
«Orazio Contessa (1860-1936), impiegato comunale, non s'era iscritto al Monte Pensioni e, quando fu posto a riposo, si dibatteva in gravi difficoltà finanziarie. Le qualità morali e intellettuali del Contessa avrebbero dovuto essere prerogative sufficienti per farlo vivere da signore onorato lasciandolo in casa a poetare. Ma il genio artistico non fu mai apprezzato dai politicanti locali. I quali si valsero della penna del Contessa per mandare alle stampe proclami, manifesti e articoli polemici ai tempi delle battaglie elettorali, senza mai pensare, e ne avrebbero avuto il dovere, di raccogliere e pubblicare ciò che egli scrisse a tempo e luogo, fra cui 'Le nuove oche del Campidoglio', con rilievo scenico originalissimo, dove sono messi in ridicolo i tempi democratici, quando la buona gente dei campi e dell'artigianato acquistava seggi al Consiglio Comunale, senza averne la competenza. Se questo poeta fosse stato valorizzato per il suo genio artistico, noi avremmo avuto in Agira un secondo Orazio del primo secolo.» Giuseppe Di Franco, scrittore agirino (1875-1963).