Sistema Giur Rom In Italia Dir Cinese Libri
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Diritto cinese e sistema giuridico romanistico contributi Formichella L. (Cur.) Terracina G. (Cur.) Toti E. (Cur.) - Giappichelli, 2005 - Sistema Giur. Rom. In Italia Dir. Cinese
I volumi di questa collana sono destinati alla pubblicazione in italiano di Leggi della RPC di interesse scientifico e pratico; di scritti utili per sviluppare la conoscenza del diritto cinese, della sua tradizione, della ricezione del diritto romano, e della specifica comunicazione fra i sottosistemi del sistema giuridico romanistico di cui il diritto della Cina è parte.
Leggi tradotte della Repubblica Popolare Cinese. Ediz. italiana e cinese. Vol. 2: Leggi sul matrimonio, sulle adozioni, sulle successioni, sul trust, sulle garanzie delle obbligazioni - Giappichelli, 2003 - Sistema Giur. Rom. In Italia Dir. Cinese
Il Decreto 6 aprile 1902 avviò in Cina un rinnovamento della legislazione, esaminando le leggi dei Paesi stranieri. Ne scaturì l'orientamento a far proprio il sistema giuridico del diritto romano, come era già accaduto per il Giappone; fu promulgato il primo Codice civile cinese, in cui è riconoscibile un'attenzione privilegiata per i codici civili francese e tedesco. La Repubblica Popolare Cinese ha confermato l'appartenenza al sistema giuridico romanistico, sensibile a quella specifica innovazione di esso che veniva compiuta nell'Unione Sovietica, a Mosca, Terza Roma, e negli altri Paesi socialisti europei, con l'elaborazione di un sottosistema del sistema romanistico.
Leggi tradotte della Repubblica popolare cinese. Ediz. italiana e cinese. Vol. 7: Legge sui brevetti, legge sui marchi, normativa in materia di marchio notorio - Giappichelli, 2014 - Sistema Giur. Rom. In Italia Dir. Cinese
Il Decreto 6 aprile 1902, alla fine del periodo Qing, avviò in Cina un rinnovamento della legislazione, con l'invio di Shen Jiaben, noto giurista e storico del diritto, e Wu Tingfang in Inghilterra, Perù, Spagna e USA, a 'esaminare le leggi dei Paesi stranieri': la Cina aveva deciso di aprirsi al dialogo con i grandi sistemi giuridici ed alla ricezione di quanto, di essi, avrebbe considerato buono. Ne scaturì l'orientamento a far proprio il sistema giuridico del diritto romano, come era già accaduto per il Giappone; fu promulgato il primo Codice civile cinese, in cui è riconoscibile un'attenzione privilegiata per i codici civili francese e tedesco. La Repubblica Popolare Cinese ha confermato l'appartenenza al sistema giuridico romanistico, sensibile a quella specifica innovazione di esso che veniva compiuta nell'Unione Sovietica, a Mosca, Terza Roma, e negli altri Paesi socialisti europei, con l'elaborazione di un sottosistema del sistema romanistico. Dopo Un periodo del 'nichilismo giuridico' (1958-1977), con gli anni '80, il diritto della RPC rinnova la sua appartenenza al sistema del diritto romano, considerato come 'patrimonio comune dell'umanità' e vi affianca la considerazione di tutti i possibili contributi che possono derivare da qualsiasi esperienza giuridica per la costruzione del proprio ordinamento, di un grande Paese in profonda trasformazione.